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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   fossili
   fossili di piante o animali terrestri, e quelli di piante o animali acquatici, e molto spesso il confronto colla flora e la fauna attuale ci dice se si tratta di specie lacustri o marine, di litorale o pelagici, di clima caldo o freddo, ecc. Vediamo quindi che essi sono documenti preziosi per stabilire la geografia, la climatologia, l'idrografia di epoche remotissime.
   Ma essi hanno assunto un'importanza ancora maggiore come elementi di determinazione cronologica degli strati. Si constatò infatti che le forme fossili degli stessi tipi di animali
   0 di piante, incontrate entro strati successivi, presentano in generale caratteri diversi fra loro, e tanto più diversi dai caratteri degli analoghi tipi attuali, quanto più remoti nella serie cronologica sono gli strati dove si trovano.
   Generalmente la serie dei .tipi successivi rappresenta una graduale evoluzione, rispondente probabilmente a una graduale mutazione dell'ambiente fisico: evoluzione progressiva verso forme più perfezionate, o regressiva, di degenerazione, fino alla completa estinzione. La Paleontologia fornisce gli argomenti più fondati alla Teoria dell'Evoluzione naturale. Da questa continua trasformazione della fauna e della flora deriva che ogni serie di strati presenta un caratteristico raggruppamento di tipi, che contribuisce, assieme ai caratteri litologici e stratigrafici, a definirla. Fra i fossili caratteristici di una serie di strati hanno particolare importanza quelli che corrispondono agli animali pelagici, che sono fra
   1 più diffusi, o cosmopoliti (pag. 118), che anche attualmente si riscontrano in ambienti anche diversi e rimangono sepolti in sedimenti di carattere diverso. Le forme pelagiche che si incontrano in sedimenti geologici anche distanti é di carattere differente, stabiliscono la contemporaneità di formazione di questi sedimenti: era questo il legame che si cercava per stabilire la corrispondenza cronologica tra gli strati sedimentari di tutto il mondo. Questi Jggùli di tipo pelagico, se servono .a definire la corrispondenza d'età degli strati, diconsi specie 0 forme guide.
   Molte specie seuib) a che compariscano, o scompariscano improvvisamente in un dato orizzonte stratigrafico. Quanto alla comparsa improvvisa di forme già molto evolute di determinate specie, essa può essere appaiente, derivante cioè dalla insufficienza dei da'i paleontologici. Non si può spiegare allo stesso modo la scomparsa improv isa, entro uno strato, di un tipo, che si presentava abbondantissimo nello strato immediatamente anteriore. Questo fatto, la cui ragione finora sfugge, dà uno speciale significato cronologico a queste forine. Sono pochissimi i tipi ani-