Stai consultando: 'Geografia e Geologia ', L. De Marchi

   

Pagina (272/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (272/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   fossili
   259
   83. Fossili. — La stratigrafia può stabilire per ogni regione una successione cronologica degli strati che ne costituiscono il sottosuolo, stabilendone l'ordine cronologico di formazione: quale si è formato prima e quale dopo. Ma in regioni diverse noi possiamo avere strati di natura diversa, e interessa molto di stabilire se ed in qual ordine si corrispondono gli strati dell'una e gii strati dell'altra regione, in modo da poter dire quali si formarono contemporaneamente. Un'indice prezioso, e generalmente sicuro, di collegamento fra le stratigrafie di regioni anche remotissime, è dato, per gli strati sedimentari, dallo studio dei fossili che li contengono,
   Fossile dicesi ogni avanzo, o traccia, ,di organismi, animali e vegetali, che si riscontra nei terpeni sedimentari di epoche anteriori all'attuale.
   Gli organismi morti all'aria libera rapidamente si scompongono; ma, se sottratti all'azione dell'aria o imbibiti di sostanze opportune, possono conservarsi. Così nella Siberia si trovarono corpi perfettamente conservati di elefanti, che ivi vivevano in epoca anteriore all'attuale, racchiusi nel terreno congelato; neW ambra (resine di piante conifere fossili) si trovano racchiusi insetti delicatissimi rimasti intatti. Generalmente però nei corpi, che rimangono sepolti entro i sedimenti, l'azione dell'aria e dall'acqua penetranti sotterra distrugge le parti più tenere, e si conservano solo le parti più dure: le ossa, i gusci, le squame, i denti, le ali rigide (chiti-nose) degli insetti, ecc.
   Talvolta il processo di scomposizione organica si compie in modo cosi lento e regolare, che, si può dire, ogni cellula anche delle parti molli viene sostituita da una concrezione di minerali, portativi in soluzioni circolanti nel sottosuolo, in modo da conservare non solo la forma, ma anche l'intima struttura dell'organismo, vegetale o animale. Questo rimane così petrefatto, cioè composto di cellule mineralizzate. I minerali pietrificanti più comuni sono la silice, la calcite, il gesso, la pirite (solfuro di ferro), la limonite (ossido di ferro idrato). Nei deserti dell'Arizona si incontrano gròssi tronchi d'alberi intieramente silicizzati.
   Altra volta l'intiero corpo è scomparso, lasciando nel sedimento un vuoto, che in qualche caso servi di forma per gettarvi un modello in gesso, o che fu naturalmente riempito da depositi di acque minerali.
   Finalmente talora l'organismo, o parte dell'organismo ha lasciato, alla superficie di sedimenti a grana molto minuta una semplice impronta; particolarmente interessanti sono le impronte lasciate dal movimento di animali ancor vivi: orme di batraci, rettili, uccelli, solchi di vermi, per-forazùftii di molluschi, ecc. In un'arenaria finissima si conservarono perfino //piccoi ) cavità impresse da goccie di pioggia (v. figg. 112-113 pag. 277).
   I fossili sono i documenti della vita che si svolgeva nelle ere geologiche anteriori all'attuale. Si riconoscono subito i