246 costituzione chimica e petrografia delle rocce
sformano verso est con trapasso progressivo in veri scisti cristallini, i quali non sono che i sedimenti stessi metamorfiz-zatisi nelle potenti dislocazioni e intrusioni (pag. 56) delle Alpi piemontesi.
77. Costituzione chimica e petrografia delle rocce. —
La costituzione chimica e mineralogica delle rocce clastiche è quella dei frammenti rocciosi che le compongono e del cemento di calcite o di silice che li unisce. Esse sono necessariamente rocce eterogenee.
Le rocce sedimentari d'origine chimica sono cristalline ed omogenee, costituite da un solo minerale: salgemma (cloruro di sodio), gesso (solfato di calcio idrato), anìdrite (solfato di calce anidro), calcite, travertini, stalattiti, calcare oolitico e pisolitico (carbonato di calcio per incrostazione). In molti depositi però si trovano minutamente alternati straterelli di sali diversi (di calce, di magnesio, di sodio, di potassio, ecc.), come nei famosi giacimenti di Stassfurt in Sassonia.
Anche le rocce sedimentari d'origine organica sono in generale omogenee, come i calcari, le dolomie, le selci. Quanto alla struttura possono presentarsi, specialmente i calcari, nelle forme e compagini piti varie, dai calcari incoerenti, polverulenti (la craie dei francesi) ai più compatti, benché amorfi e suscettibili di levigazione (marmi), ai cristallini, o saccaroidi, per metamorfismo. La dolomia ha di regola struttura meno compatta dei calcari, più cavernosa.
Le rocce abissali, che costituiscono la massima parte della crosta terrestre, per lo spessore di parecchie migliaia di chilometri, sono prevalentemente rocce silicatiche, in quanto prevalgono in esse i silicati di molti metalli. A questa, concezione, non basata evidentemente sull'osservazione, siamo portati, si può dire necessariamente, dagli argomenti svolti nel paragrafo sulla Costituzione interna della Terra (p. 58-59). È probabile che a grandi profondità si mescolino in proporzione crescente elementi metallici, fino al nucleo centrale metallico. Essendosi esse formate per il consolidamento di una massa fluida, in cui gli elementi più pesanti dovevano disporsi a maggior profondità, mantenendosi a galla i più leggeri, tale diminuzione di densità dal basso all'alto deve essersi mantenuta anche nella crosta rocciosa.
Si ammette che la densità diversa dipenda da diversa composizione chimica, prevalendo nelle rocce più profonde i silicati di metalli più pesanti e nelle superficiali quelli di me-