ghiacci marini
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74. Ghiacci marini. — I ghiacciai delle isole dell'Oceano Artico, e quelli dell'Antartide, scendono in mare. La lingua di ghiaccio si mantiene per certo tratto aderente al fondo, ma, col crescere del volume immerso, cresce la spinta all'insti, che, secondo il principio d'Archimede, T acqua esercita su di essa, finché il ghiaccio è obbligato a galleggiare e poi, anche per la spinta del moto ondoso e di marea, a spezzarsi. Si staccano così grossi blocchi di ghiaccio, che rimangono in balia del vento e delle correnti, e sono da essi trasportati a grandi distanze. Essi possono avere dimensioni grandiose, elevandosi sull'acqua per centinaia di metri, colle forme fantastiche che già il ghiacciaio facilmente assume in terra nel bacino ablatore, per la formazione di una rete di crepacci, e che sono accentuate in mare dall'azione del sole, delle pioggie e delle onde. Essi furono chiamati perciò Monti di Ghiaccio o, come più comunemente si usa, coli' equivalente nome inglese Iceberg (pron. Aisbergg) (fig. 98).
Il continente antartico è per grandi estensioni occupato da ghiacciai pedemontani (p. 222), che terminano entro mare con una erta parete verticale di ghiaccio. Immensi lembi di questo strato di ghiaccio, a superficie piana e a stratificazione orizzontale, si staccano ed entrano nella circolazione oceanica, che può trasportarli fino a grandissima distanza, richiedendosi molto tempo per la loro completa fusione. Questi ghiacci tavolari galleggianti sono un fenomeno caratteristico dei _ mari australi, e un fattore non irrilevante del clima australe, che contribuiscono a mantenere più freddo del boreale (fig. 99).
Questi ghiacci galleggianti possono discendere fino a latitudini molto basse, secondo l'andamento delle correnti. Così lungo le coste orientali dell'America del Nord la controcorrente fredda che abbiamo visto (pag. 97) insinuarsi fra le coste stesse e la Corrente del Golfo, li trasporta fino al disotto dell'isola di Terranova e della Foce del S. Lorenzo. Essi sono una delle cause del clima eccezionalmente freddo delle coste del Labrador e rappresentano un grave pericolo per la navigazione: è recente il disastro del grande transatlantico Titanio, dovuto all'urto contro un Iceberg. Per comprendere l'energia dell'urto di queste masse, per quanto dotate di piccola velocità, bisogna tener presente clie, per l'equilibrio del galleggiamento del ghiaccio nell'acqua, il volume sommerso è nove volte quello emerso (la densità del ghiaccio relativamente all'acqua è circa, 0,9) e che l'estensione eli molti iceberg si misura spesso a chilometri quadrati : nel 1892 una nave inglese navigò per 75 km. lungo una di queste isole galleggiati (ghiaccio tavolare) nel mare del sud.