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morene e depositi glaciali 232
ablazione forma fanghiglia (fig. 95), e dall'aspetto dei ciottoli, levigati, arrotondati, striati, mentre quelli delle morene superficiali conservano prevalentemente la loro forma angolosa e la superficie rude. La proporzione di morena superficiale e di morena profonda che entrano a formare la morena frontale dipende dalla potenza del ghiacciaio, e dall'estensione dei versanti che ad esso sovrastanno. Così nei grandi ghiacciai per cui si sfoga Y inlandis della Groenlandia, e che riempiono quasi interamente le valli, lasciando sporgenti solo i cocuzzoli (nunatdks) e le creste, il materiale superficiale è assai scarso, e prevale di gran lunga la morena profonda. Nei piccoli ghiacciai alpini si verifica invece l'opposto.
Finora abbiamo supposto un ghiacciaio in equilibrio, nè in avanzamento nè in ritiro. Ma, se il ghiacciaio si allunga, ciò significa che la velocità colla quale sulla fronte il ghiaccio si avanza è maggiore di quella con cui si scioglie: la morena frontale non può allora formarsi, perchè il materiale che viene abbandonato dal ghiaccio, che si scioglie, viene subito ricoperto dal ghiaccio che si avanza. Se invece il ghiaccio si ritira, non si formerà un vero cordone di morena frontale, ma il materiale, tanto della morena superficiale che della profonda, verrà abbandonato in uno strato pressoché uniforme sull'area di ritiro, tanto più vasta quanto più questo è rapido, mentre le morene laterali e mediane saranno depositate sui versanti. Se però il ritiro non si effettua in modo uniforme, ma con periodi di sosta, in corrispondenza a ciascuno di questi si formerà una morena frontale; si avrà cioè una successione di bastioni morenici ad archi concentrici davanti alla fronte. Questa forma dicesi anfiteatro morenico ed è prova del ritiro non uniforme, ma a scatti e soste.
Parecchi ghiacciai alpini attuali offrono esempi di apparati morenici laterali e frontali che sono prova di fasi anteriori di maggiore sviluppo (fig. 96), ma l'esempio più grandioso fu lasciato dalla grande espansione glaciale quaternaria. I ghiacciai quaternari riempivano le valli ad altezze anche di migliaja di metri sul fondo attuale delle valli stesse; ritirandosi essi abbandonarono sui versanti, dove la pendenza di questi lo permetteva, le morene laterali. Si trovano infatti, ad altezze diverse sui versanti, depositi di fanghiglie e ciottoli e blocchi di roccie generalmente diverse dalla roccia locale su cui si appoggiano, provenienti quindi evidentemente da monti situati a grande distanza nelle valli più interne; d( Io-siti che hanno i caratteri evidenti di morene superficiali. Le acquéidi dilavazione, il vento, ne hanno spesso eliminati i materiali più mi) pti, lasciando solo i più voluminosi (massi erratici fig. 97). Molte valli! appaiono poi sbarrate a varie altezze o al loro sbocco in pianura di rila vi, pure dì carattere morenico, disposti ad anfiteatro: caratteristico è in Italia Anfiteatro del Garda che abbraccia la parte inferiore del lago,