azione erosiva dei ghiacciai
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memente l'azione del gelo. Infatti l'alta pressione può determinare la fusione del ghiaccio, e l'acqua prodotta rigelare entro le fessure della roccia, spezzandola. È questa indubbiamente una delle forme più estese e intense dell' erosione glaciale, e colla precedente, più ipotetica, può spiegare anche l'azione escavatrice di conche lacustri. Appena iniziata una cavità, la massa plastica del ghiaccio la riempie, e continua la sua azione, spazzando nel suo movimento il materiale de-tritico man mano che si forma.
Con questa azione del rigelo si spiega, meglio che con altre teorie, la genesi di alcune cavità caratteristiche delle regioni alpine, che furono campo di ghiacciai, presso le creste. Sono delle conche, o nicchie, ape rte da un lato, a foggia di poltrona, a fondo pianeggiante anche concavo
Fig. 91. — Ghiacciaio Aletsch (Svizzera! con un ghiacciaio affluente da un Circ.o
(talvolta occupato da un piccolo lago), circondante da tre lati da pareti quasi a picco, mentre sul lato aperto formano gradino, più o meno ripido, col versante inferiore del monte. Si dicono Circhi glaciali, e la loro formazione si può spiegare nel modo seguente. In una rientranza del terreno, sopra il limite delle nevi perpetue, si forma un deposito di neve (Nevajo, Campo di Neve). L'acqua di fusione, che si forma d'estate, penetra attraverso la neve e dagli orli del campo fino alla roccia sottostante che imbeve, e rigelando, frantuma, a profondità sempre crescente d'anno in anno. Ma d'anno in anno cresce il campo di neve finche si trasforma in ghiacciajo, che entrando in movimento spazza tutto il detrito. Scomparso il ghiacciajo rimane la nicchia d'escavazione (fig. 91).
Finalmente l'alveo del ghiacciaio è lavorato dalle acque di fusione che nella parte inferiore del bacino ablatore, si raccolgono in un corso sub-glaciale, che sgorga da una bocca sulla fronte del ghiacciaio, come un ruscello o torrente (torrente del ghiacciaio) (fig. 92). Ad alimentare questo corso