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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   oscii/lazione dei ghiacciai
   è insinuata entro una valle (fig. 85) e la parte superiore del bacino collettore è pure racchiusa entro una corona di monti più alti, che formano come un Circo.
   Nei monti della Scandinavia questi circhi si fondono in un' unica massa, che ricopre quasi interamente larghe zone d'alta montagna, formando come un altipiano di ghiaccio, dal quale scendono nelle valli in varie direzioni ghiacciai alimentati da un solo bacino collettore. Un tale tipo fu chiamato Ghiacciaio d'altipiano: esso si presenta in proporzioni grandiose nella Groenlandia, dove un continente è quasi interamente coperto da una grande calotta di ghiaccio, donde scendono lungo i bordi, in valli distinte, enormi ghiacciai Ano al mare. Un così straordinario ghiacciaio d'altipiano viene designato col nome di Inlandis (ghiaccio continentale).
   Finalmente nell'Alaska i grandi ghiacciai, che scendono da un unico immenso ghiacciaio d'altipiano alla pianura costiera sul Pacifico, si fondono in un'unica estesa di ghiaccio che ricopre la pianura stessa fino al mare; tale tipo di espansione glaciale, al piede dei monti, fu chiamato Ghiacciaio pedemontano. L'Antartide è su grandi estensioni de' suoi bordi coperta da ghiacciai pedemontani.
   71. Oscillazione dei ghiacciai. — Un ghiacciaio dicesi in equilibrio se la quantità di ghiaccio che si aggiunge al bacino collettore, in un periodo di tempo abbastanza lungo, è eguale alla quantità di ghiaccio che nello stesso periodo si scioglie nel bacino ablatore. Data la conformazione dell'alveo che lo contiene, un ghiacciaio in equilibrio ha una lunghezza costante entro la valle, cioè termina a una quota determinata. Ma un ghiacciaio non è mai rigorosamente in equilibrio. La nevosità e la temperatura variano continuamente lungo l'anno, da un anno all'altro, da periodo a periodo; quindi la lunghezza del ghiacciaio deve variare continuamente. Un aumento della nevosità deve produrre nel ghiacciaio un fenomeno analogo alla piena dei fiumi dopo grandi pioggie: cioè un'onda lunghissima che si propaga da monte a valle. La velocità di propagazione dell'onda nel ghiacciaio è molto minore di quella di un'onda di piena, cosicché 1' effetto di un abbondante precipitazione di neve nel bacino collettore si fa risentire, alla estremità inferiore (fronte) di un ghiacciaio alpino, lungo parecchi chilometri, anche col ritardo di parecchi anni.
   Perciò le rapide variazioni stagionali, o dovute ad abbondanti ma brevi nevicate, non producono generalmente un