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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   ghiacciai
   217
   Lat. 42°-43° Pirenei. Versante nord (più piovoso) 2750 ni. ; versante sud oltre 3000.
   Lat. 60° Norvegia. Costa 1200 ni.; interno 1450.
   Lat, 77' Spitzberg 400 ni.
   Lat. 82° Terra Frane' Gius.e 100-300 ni.
   In media si vede la diminuzione dell'altezza dall'equatore ai poli; ma si vede anche l'influenza della piovosità, poiché il limite é più basso sul versante più piovoso (e nevoso), ed è più basso nelle regioni più umide, anche a latitudine piìi bassa (Ande di Quito), che nelle più asciutte, benché più vicine al polo (Himalaya).
   Nelle Alpi il limite delle nevi perpetue varia, a seconda delle posizioni, fra 2500 m. (Alpi svizzere-tirolesi) e 3500 nelle Alpi centrali.
   70. Ghiacciai- — La neve granulosa che si accumula in fondo alle valli, o in conche, o su versanti poco inclinati, al di sopra del limite delle nevi perpetue, si trasforma in ghiaccio a struttura granulare. Poiché la neve, che cade ogni anno su questo ghiaccio, non tutta si scioglie, questa massa di ghiaccio dovrebbe aumentare d'anno in anno e la sua superfìcie elevarsi indefinitamente. Ciò non avviene, perchè la massa di ghiaccio, mano mano che aumenta, fluisce verso il basso, sui versanti ed entro le valli, finché raggiunge e sorpassa il limite delle nevi perpetue.
   Al di sotto di questo limite una parte del ghiaccio si scioglie, ma altro ne arriva-dall'alto e l'espansione si arresta quando la massa di ghiaccio che si scioglie è uguale a quella che discende.
   Abbiamo allora un Ghiacciaio (fig. 85), che si definisce una massa di ghiaccio che in parte è al di sopra, in parte al di sotto del limite delle nevi perpetue, e nella quale vi è un continuo flusso di ghiaccio daW altu al basso. La parte di Ghiacciaio superiore al limite delle nevi perpetue dicesi Bacino collettore, quella inferiore Bacino ablatore, chiamandosi Ablazione l'eliminazione del ghiaccio per fusione.
   Questo flusso, che è necessario ammettere per spiegare la permanenza del ghiaccio anche a centinaja e migliaja di inetri di dislivello sotto il limite delle nevi perpetue, è dimostrato anche dall'osservazione diretta. Un blocco di roccia collocato sulla superfìcie del ghiaccio, al disotto del limite delle nevi perpetue, si sposta continuamente verso il basso. Esperienze fatte su vari ghiacciai incassati entro valle, con serie di blocchi allineati trasversalmente (fig. 86), hanno dimostrato che, come nei fiumi, il movimento è più lento sui bordi che nel mezzo della corrente, e analogamente esso è più lento sul fondo che presso la superficie. La velocità di flusso è però molto piccola, per quanto variabile da ghiacciajo