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estivi' tempo che è perciò più lungo nelle regioni piovose che nelle asciutte, più in alta montagna che in pianura, e, ad altre condizioni pari, più alle aite che alle basse latitudini. Al di sopra di una certa altezza in montagna, dove la maggioranza delle precipitazioni sono nevose, e dopo la temperatura estiva è molto bassa, la neve può rimanere tutto l'anno.
Essa può rimanere solo nei tratti di terreno pianeggiante, o poco inclinati, poiché sui versanti più ripidi uno strato di neve non può superare un certo spessore senza scivolare al basso (lavina). La neve in alta montagna è poi a piccoli grani di ghiaccio asciutto, che il vento travolge facilmente, spazzandola dai punti più battuti e accumulandola sui punti più riparati, e foggiandola a crespe e a dune, come la sabbia dei deserti. Sui versanti ripidi questa massa scorrevole è sempre in condizione cK equilibrio instabile, cosicché basta il più piccolo urto d'aria, perfino una vibrazione sonora, a determinare il distacco di una falda che, scivolando o rotolando sul pendio, si aggloba altra neve, formando una massa sempre crescente, che precipita al fondo con impeto accelerato (valanga). Lavine e valanghe sono fattori non trascurabili della morfologia alpina, perchè estesi versanti sono spazzati del loro rivestimento di terreno vegetale, ed enormi masse di detrito, di blocchi rocciosi e di piante travolte in fondo alla valle.
Dicesi limite delle nevi perpetue l'altitudine al di sopra della quale la neve che cade in un anno su un elemento di superficie orizzontale, non si scioglie tutta.
In base a questa definizione si comprende che vi possono essere al di sopra del limite tratti scoperti, dove la neve non può fermarsi per la pendenza del suolo, e al di sotto del limite tratti dove essa si conserva, si fonde e rigela, cioè si trasforma in ghiaccio, perchè si accumula per opera del vento o precipita dai versanti in quantità molto superiore a quella che può sciogliersi nell'estate. La zona al di sopra del limite delle nevi perpetue è definita dalla permanenza di neve, non trasformata in ghiaccio, anche alla fine dell'estate.
E questo il criterio più sicuro per stabilire la posizione del limite delle nevi perpetue, che è evidentemente variabile da anno ad anno. Altri criteri, più incerti, ma di più rapida ed estesa applicazione, condussero a molte determinazioni di altezze medie e approssimative. Citiamo p. es. :
All'equatore: Ande di Quito. Versante est (più piovoso) 4560 m., versante ovest 4750 m.
Lat. 27°-34' Himalaya. Versante sud (più piovoso) 4900 ni.; versante nord 5600.