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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   azione modellatrice degli organismi
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   zioiie diminuisce il riscaldamento solare e il raffreddamento notturno e invernale e i conseguenti effetti disgregatori sul terreno (pag. 168), compresi quelli del gelo; essa impedisce la deflazione del vento, anzi contribuisce ad arrestare e fissare al terreno le polveri che esso apporta; essa diminuisce l'azione dilavatrice ed erosiva delle acque; essa tiene legato colla rete delle radici il terreno disgregato, arrestandone la discesa lungo i versanti e fissando le dune. Queste azioni protettrici sono compiute specialmente dalla vegetazione unita, a prato o a bosco, e più a bosco che a prato per la maggior altezza del rivestimento e la maggior profondità delle radici; si comprende quindi l'effetto dannoso del disboscamento o della distruzione del prato, prodotii dagli animali o dall'uomo.
   La vegetazione sparsa rappresenta piuttosto un elemento disgregatore, perchè 1' azione penetrante e disgregante delle radici (pag. 173) non è compensata dalla reciproca solidarietà con radici contigue; e tale azione si verifica più intensa nei terreni rocciosi, dove ogni fessura può divenire sede di una pianticella; come è evidente e noto negli edifici abbandonati, nei quali i muschi e le erbe disuniscono gli elementi costruttivi.
   Se la funzione principale della vegetazione unita, dal punto di vista delle forme del rilievo terrestre, è la protettiva, ad essa va congiunta però anche una funzione modellatrice, poiché esso, triturando il terreno, tende a livellarlo e a modellarlo in forme più dolci e tondeggianti, come quelle della montagna 'media (pag. 187). Affatto secondaria può considerarsi la funzione creatrice di sedimenti minerali, di fronte a quella assai più generale compiuta dagli organismi animali. Essa è limitata infatti all'azione di alcune alghe marine, come le Sifonee, le Litotammie, le Calcocitee, che fissano il calcare, come altre alghe microscopiche (Diatomee) fissano la silice.
   Tra gli organismi, che hanno più potente azione nel trasformare la superficie terrestre e le condizioni del suo ambiente, è certamente l'uomo, e se finora l'effetto di tale azione può apparire trascurabile, ciò è soltanto perchè da troppo breve tempo essa è incominciata. Essa si manifesta specialmente nella trasformazione agraria dei terreno, per mezzo del disboscamento, del prosciugamento delle paludi (bonifica), della regolarizzazione e arginatura dei corsi d'acqua e della irrigazione, dello spianamento delle irregolarità in pianura e dei terrazzamento dei versanti sui monti, del lavoro continuo di frantu-
   De Marchi. — Geografia fisica e Geologia.
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