azione modellatrice degli organismi
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Ogni organismo animale esercita una funzione distruttiva e costruttiva sulla terra ove vive, e se nella maggior parte dei casi l'effetto può considerarsi trascurabile, di fronte a quello degli altri agenti naturali, quando lo si riferisce al breve periodo della vita dell' organismo stesso, in un lungo periodo di tempo gli effetti accumulati possono produrre una sostanziale modificazione nella costituzione e forma del terreno. Tale funzione si constata in modo più evidente per gli organismi più bassi, che sono di più ampia diffusione, e in particolare per certi organismi microscopici o microrganismi (p. es. il Micrococcus nitrificans) che contribuiscono per azione chimica alla trasformazione e degradazione delle roccie, alla fermentazione delle sostanze organiche, alla formazione deb P humus o terreno vegetale. Un esempio geologico, su larga scala, di tale azione fermentante dei microrganismi l'abbiamo avuto nella formazione dei carboni fossili (pag. 57). Ma anche animali inferiori non microscopici possono contribuire a modificare estesamente i caratteri superficiali della Terra distruggendo, creando e trasformando le roccie. Molti molluschi fissando il carbonato di calce o la silice delle acque, si formano gli scheletri o i gusci, che, accumulandosi poi sul fondo del mare, possono, in alcune zone litoranee, dove essi sono particolarmente abbondanti, modificarne rapidamente il rilievo: alcune rocce (calcari conchigliari) sono costituite di ammassi di conchiglie. Le foladi e i litodomi, scavandosi la loro nicchia nelle rocce, contribuiscono alla loro degradazione; i lombrici del terreno, come si è visto testé, lo triturano e trasformano continuamente.
Tale funzione va sempre più restringendosi e localizzandosi, quanto più ci innalziamo nella scala animale, perchè, crescendo la mole, diminuisce il numero degli individui. Però la geologia ci dimostra che anche animali superiori, come i' vertebrati, hanno dato origine a formazioni importanti, e nulla ci autorizza a ritenere che processi analoghi non si verifichino anche al presente. Così i giacimenti di petrolio sono riconosciuti oggi, specialmente per le loro proprietà ottiche, di origine animale, come prodotti cioè della putrefazione di enormi ammassi di pesci ed altri animali marini. Ciò può spiegarsi come effetto di ecatombi prodotte da improvviso mutamento di ambiente; p. es., dalla improvvisa immissione in mare di acque dolci o salmastre, o da spostamento di correnti marine, fredde e calde. Anche attualmente fu verificata la formazione di petrolio in banchi madreporici, attorno ai quali è più densa la vita e la morte degli animali costieri.