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azione chimica dell'acqua
57. Azione chimica dell'acqua. — L'acqua può entrare in combinazione chimica eoi componenti minerali delle roccie, sia come acqua d'idratazione, in quanto alcune molecole di essa si fissano nei composti; sia determinando spostamenti molecolari o, come si usa dire, sciogliendo chimicamente la roccia; sia sciogliendola fisicamente, cioè disgregandola molecolarmente senza alterarne la costituzione chimica. Così il solfato di calcio, che costituisce la roccia detta anidrite, si idrata aggregandosi due molecole d'acqua e si trasforma in gesso, aumentando notevolmente di volume; alcuni metalli a contatto dell'acqua o dell'aria umida arrugginiscono, pel formarsi in superficie di ossidi idrati; tutte le rocce, silicatiche e calcari, si sciolgono, tanto chimicamente che fisicamente, non essendo facile separare i due processi. L'azione solvente dell'acqua meteorica sui calcari è infatti dovuta in alcuni casi, aumentata in altri, dalla circostanza che essa tiene già in soluzione dell'acido carbonico preso dall'aria. 11 calcare tipico (carbonato di calce), insolubile, viene infatti trasformato dall'acqua carbonicata in bicarbonato [Ca C03 -j- H,0 -f- CO., = CA (HCOs)s] solubile.
Le rocce calcari subiscono una rapida demolizione per soluzione fisica e chimica sotto l'azione delle piogge e delle acque correnti, specialmente se, come avviene in estese regioni, la roccia calcare è attraversata da numerose fessure e fratture (calcare fessurato). Questa condizione si verifica di frequente, perchè il calcare è una roccia compatta, ma più fragile di molte altre, e si è quindi più facilmente spezzata nelle dislocazioni della crosta terrestre. L'acqua che scorre in superficie, viene rapidamente assorbita da queste fessure, ed esercita la sua azione solvente anche nell'interno della massa rocciosa, allargando le fessure stesse in pozzi e canali, scavando caverne, raccogliendosi in fiumi sotterranei. Anche le forme superficiali del terreno assùmono un carattere particolare: manca l'opera modellatrice dei fiumi, che non possono mantenersi in superficie, perchè assorbiti, e quindi la struttura superficiale mantiene più schiette le forme impressele dalle dislocazioni orogeniche ; ma, ovunque l'acqua è assorbita più intensamente e la roccia è sciolta più rapidamente, si formano delle cavità superficiali, a forma di catini, dette doline; e, ovunque si forma un rigagnolo, questo scava un solco. La superficie calcare, sulla quale difficilmente attecchisce la vegetazione, perchè il carbonato di calce è a questa nocivo (pag. 112), appare quindi tormentata da incisioni più