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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   AZIONE! CHIMICA DELL'ACQUA
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   così penetrata mantiene aderenti per adesione e per capillarità i grani, rendendo il terreno più resistente all'azione del vento. Inoltre un terreno così imbevuto non è più suscettibile di assorbire altra acqua, diventa cioè impermeabile, e le pioggie ulteriori scorrono su di esso senza perdita. Finalmente il terreno stesso è meno suscettibile di riscaldarsi per l'azione solare, perchè la maggior parte del calore ricevuto viene assorbito nel lavoro di evaporazione rimanendo solo la minor parte disponibile pel riscaldami to.
   Per effetto dell'evaporazione prolungata il terreno si dissecca e si ricopre di uno strato di polvere asciutta, che il vento facilmente solleva e trasporta. In terreni a grani molto minuti (fanghiglie) il disseccamento droduce spesso delle spaccature superficiali.
   L'acqua, penetrata nel terreno disgregato, nei forti raffreddamenti invernali o notturni, gela. Ora noi sappiamo che, quando l'acqua gela, cresce di volume e così dilatandosi esercita una pressione enorme sulle pareti del recipiente che la racchiude, fino a spezzarle. 11 congelamento quindi spezza il terreno, specialmente negli strati superficiali, dove non è compresso, e se, durante il giorno, il ghiaccio in esso racchiuso fonde, si forma fanghiglia; perciò il terreno nelle giornate invernali anche più serene e calde si mantiene fangoso. Nei paesi più freddi, a inverno molto lungo, il congelamento dell'acqua di imbibizione può estendersi anche a profondità di decine e centinaia di metri, e mantenersi anche nell'estate. Nella Siberia settentrionale il terreno è congelato da ère geologiche, e vi si trovarono cadaveri di mammuth (Elephas primigenius, resti di un'era geologica anteriore all'attuale) perfettamente conservati. Ma l'effetto del gelo è particolarmente notevole nelle rocce compatte che, per effetto delle variazioni di temperatura o degli sforzi orogenetici, siano minutamente fessurate. L'acqua, che gela nelle fessure, spezza la roccia, frantumandola in pezzi di dimensioni assai varie, da piccole schegge a blocchi grossolani. Il gelo è uno dei fattori principali di demolizione nelle zone alpine più elevate, nude di vegetazione.
   Anche il fissarsi entro una fessura di una pianticela è una causa di rottura, che può considerarsi come un efft^o fisico dell' acqua, perchè è il dilatarsi delle radici per l'afflusso della linfa che determina la pressione frantumatrice della roccia.