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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   172 FENOMENI DI VULCANESIMO SECONDARIO
   
   bacino e ad essere projettata in alto, prima in piccoli getti e poi in un getto alto 30-50 e lino 70 metri, circondato da nubi di vapore, e di tal forza da lanciare anche delle pietre. Dopo questo parossismo il Geyser rientra in quiete, per rinnovare il fenomeno dopo qualche tempo. Il fenomeno si presenta come un fenomeno di ebollizione violenta. Nel periodo di calma, in ogni punto del pozzo l'ebollizione è impedita dalla pressione della colonna d'acqua sovrastante, perchè è noto che la temperatura di ebollizione cresce col crescere della pressione alla quale l'acqua è assoggettata. Infatti da misure della temperatura fatte a varie profondità nel canale, in periodo di calma, risultò che ad ogni profondità essa era solo di qualche grado minore della temperatura di ebollizione corrispondente alla pressione (idrostatica) ivi dominante; la differenza minima, di 2° C (123°,8-121°,8), si riscontrava alla metà del pozzo. Aumentando la temperatura, probabilmente per riscaldamento dal basso, che determina dei movimenti convettivi, o sollevandosi la massa d'acqua per tensione di vapore che si addensa in cavità sotterranee, una certa massa dell'acqua superficiale trasborda, o entra in ebollizione violenta, formando i primi getti. La rapida diminuzione di pressione idrostatica che per effetto di questi getti e trabocchi si determina in tutta la colonna sottostante, fa sì che questa entri tutta, o in gran parte, in ebollizione, e sia lanciata in alto dal violento sviluppo di vapore.
   Questa spiegazione, data da Bunskn, è ancora la più soddisfacente, se pure caso per caso si debba riconoscere l'intervento di condizioni speciali che possano modificare il processo del fenomeno. Che la pressione idrostatica sia la causa dell'intermittenza, lo proverebbe il fatto che, essendosi in un geyser della Nuova Zelanda abbassato il cono siliceo, il geyser si trasformò in sorgente perenne, perchè era diminuito il peso della colonna col diminuire della sua altezza. Viceversa una sorgente perenne il cui cono si elevi, si trasforma in sorgente intermittente o Geyser. Rimane però sempre ignota l'origine dell'acqua a cosi alta temperatura, e la causa del sollevamento iniziale della colonna. Si è portati a supporre l'esistenza di caverne sotterranee, in comunicazione col condotto geyseriano, e nelle quali l'acqua si raccolga, mantenendo però sempre uno spazio superiore pieno di vapore. La pressione di questo sull'acqua va progressivamente crescendo coll'elevarsi della temperatura e del livello, e questa pressione crescente solleva progressivamente la colonna d'acqua nel condotto geyseriano, finché si determina l'ebollizione in un sol punto. In alcuni geyser lo sviluppo di vapore è così straordinario, da lasciar supporre che esso rappresenti lo sfogo di masse di vapore già formate in bacini sotterranei.