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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   EFFETTI DEI TERREMOTI
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   velocità è attorno a 4 Km. Il rapporto di queste due velocità è circa, 1,75 e questo fatto ci dice che assai probabilmente i tremiti, primi e secondi, sono vibrazioni elastiche. In un solido elastico urtato si generano infatti due categorie di onde elastiche: le onde longitudinali nelle quali le particelle vibrano nel senso stesso della propagazione dell'onda, e le onde trasversali nelle quali le particelle vibrano normalmente alla direzione di propagazione. Le prime si propagano più rapidamente delle seconde, e il rapporto delle due velocità è circa 1,75.
   I Primi Tremiti sono quindi probabilmente onde elastiche longitudinali, i Secondi Tremiti onde elastiche trasversali; e poiché le onde elastiche trasversali non possono prodursi che entro corpi solidi, il fatto ci dimostra che la Terra si comporta nel suo complesso come un solido. La velocità delle onde sismiche longitudinali (primi tremiti) è superiore a tutte le velocità sperimentalmente misurate nei solidi elastici alle condizioni normali di temperatura e pressione. Nell'acciaio, che è uno dei corpi più elastici, la velocità delle onde longitudinali è di 5,8 km. al secondo. Ma è plausibile ammettere che metalli sotto forte pressione, come dobbiamo supporre quelli che costituiscono il nucleo terrestre, darebbero velocità superiori, raggiungendo il valore osservato, di 7 km., dei primi tremiti.
   Noi vediamo, da quanto precede, quanta luce abbia portato lo studio delle vibrazioni sismiche sulla costituzione interna del globo. Lo studio delle probabili trajettorie percorse dai tremiti preliminari (che non sono rettilinee, ma concave verso la superticie) avrebbe poi confermata l'esistenza di un nucleo centrale omogeneo di densità maggiore entro una crosta non omogenea di materiale diverso (metallo e roccia), secondo le induzioni già accennate, in base ad altri argomenti a pag. 58.
   43. Effetti dei terremoti. — Generalmente un terremoto il cui epicentro non sia molto lontano, è precorso e accompagnato da un rombo, come di carri pesanti, o di una bufera di vento, effetto di tremiti elastici più brevi la cui vibrazione si comuniea all'aria. Segue poi l'oscillazione in cui si distingue, anche a pura impressione, ma specialmente pei diversi effetti, la componente orizzontale dalla verticale e talvolta la componente orizzontale varia così rapidamente di direzione da dare l'impressione di un movimento rotatorio. A torto però si parla di scosse oscillatorie, sussultorie, e rotatorie, perchè i tre movimenti si presentano assieme; potranno solo apparire talvolta più evidenti gli effetti dell'uno o dell'altro movimento.
   L'effetto della componente orizzontale, quando è molto forte, è di spezzare le costruzioni fondate nel terreno, perchè la parte esterna non può r subito assecondare il movimento delle fondamenta. 11 modo di rottura difende dalla natura e dall'altezza della costruzione: costruzioni basse, che