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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   flora è fauna marina
   119
   I primi si dividono poi in sessili e vagili, secondo che sono fissati al fondo con uncini, piedi, dischi basali, radici, peduncoli, bisso, ecc. o possono camminarvi sopra. Ai sessili appartengono le spugne, i coralli, molti crinoidi, brachiopodi, cirripedi, lamellibranchi, ecc. Ai vagili foraminiferi, vermi, granchi, stelle di mare, echinidi, ecc., tutti con organi di locomozione molto bene sviluppati, spesso difesi da corazze spinose o atti a sprofondarsi per difesa entro la fanghiglia del fondo.
   Negli animali nectonici gli organi di locomozione sono organi di nuoto; il corpo ha in molti, o assume in altri durante il movimento, aspetto fusiforme. Per questo adattamento alcuni mammiferi, come le balene, hanno assunto la forma di pesci. Per la loro facilità di traslazione molti animali nectonici sono cosmopoliti, e suscettibili di adattarsi rapidamente a pressioni, temperature e salsedini diverse nel passaggio da strato a strato, da zona a zona.
   II plancton è costituito principalmente da vegetali e animali molto piccoli, la maggior parte microscopici, e da uova e larve di molti altri animali nectonici e bentonici; anche da animali di dimensioni maggiori, ma assai leggeri, come le meduse. I foramiferi, le radiolarie, le diatomee (alghe piccolissime) i cui scheletri e frammenti calcari o silicei vanno a formare le fanghiglie dei mari profondi (pag. 54) appartengono al plancton. Esso forma l'alimento principale della maggior parte degli animali superiori, e poiché la sua distribuzione, puramente passiva, è regolata dai movimenti del mare, e in particolare dalle correnti, queste regolano indirettamente anche la distribuzione della fauna nectonica.
   Tale influenza è esercitata dalle correnti anche per altra causa : esse hanno una temperatura e una salsedine che molto spesso sono sensibilmente diverse da quelle del mare ambiente, e lungo di esse si propagano 1 quindi molte specie animali, che sono strettamente vincolate a quell'ambiente, attraverso mari in condizioni diverse, alle quali esse non sarebbero adattate. Una deviazione, una perturbazione qualsiasi della corrente può mettere repentinamente questi animali in condizioni incompatibili colla loro esistenza e determinare delle vere ecatombi.
   Da quanto precede si comprende come non sia possibile stabilire anche in linee generali una classificazione delle faune marine per zone geografiche e che i tentativi fatti al proposito non possono riferirsi che alla fauna neritica, la quale è più influenzata dalle condizioni locali e dalla difficoltà di comunicazione fra litorale e litorale.