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FAUNA TERRESTRE
tere desertico, separata dalla zona nelle foreste da una specie di steppa detta tundra, a vegetazione predominante di muschi e licheni con formazione di stagni a torbiera nelle depressioni (fig. 38).
La successione delle zone vegetali, che si verifica al livello del mare su grande scala in senso orizzontale, si ripete con legge molto più accelerata in senso verticale sui versanti dei monti. Così nelle regioni tropicali la foresta può estendersi, pur diradandosi, dal piano fino a un certo livello (limite del bosco), oltre il quale si entra nella sona dei prati, e, se il monte si innalza fino nelle regioni delle nevi perpetue, subentra una flora analoga alla polare. Anche nelle regioni montuose della zona temperata si ha una fascia di foreste, che si divide generalmente in zone a quercia, a faggio, a conifere; poi la foresta dirada e gli alberi assumono caratteri sempre più xerofili per la diminuzione delle temperatura e dell'umidità coll'altezza, finché si entra nella zona erbacea, a pascolo.
Naturalmente queste linee generali sulla distribuzione e sui caratteri delle associazioni vegetali vengono assai complicate da condizioni locali di terreno o di esposizione, cosicché più che di zone si deve parlare di regioni, anzi di stazioni botaniche, intendendo per stazione quell'insieme di condizioni di terreno e di clima che sono necessarie all'esistenza d'una data specie vegetale. Così p. es. le regioni attorno al Mediterraneo, per la mitezza dell'inverno dovuta all'influenza del mare, la cui temperatura superficiale non si abbassa sotto il 12° C. (pag. 94) e per la secchezza dell'estate (clima oceanico) (pag. 106) hanno una flora caratteristica (flora del Mediterraneo), contraddistinta da caratteri xerofili (foglie aghiformi, grasse, spinose o cerose, che vediamo p. es., in alcune piante più comuni nella regione, come il pino a ombrello, il fico d'India, l'olivo. Caratteristica è poi la piccola foresta d'arbusti (macchia).
36. Fauna terrestre. — La fauna continentale, è, in confronto colla flora, molto più indipendente dalle condizioni cli-matologiche e di terreno. Molti animali hanno un'adattabilità straordinaria a climi diversissimi: l'esempio più singolare è l'uomo. Altri evitano le condizioni sfavorevoli alla loro esistenza con trasmigrazioni periodiche in corrispondenza colle stagioni: l'esempio più notevole è dato dagli uccelli migratori. Altri si sottraggono al freddo invernale compiendo il loro ciclo vitale nella stagione calda e passando l'inverno allo stato di uovo o di cisti, come la maggior parte degli insetti, o se ne difendono nascondendosi entro terra (molluschi, insetti,