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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   REGIONI BOTANICHE
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   tinuo, quelle, per condizioni meno favorevoli di clima e di terreno, a cespugli separati.
   Nelle regioni della zona temperata più favorite dai venti umidi e dalla pioggia, e a inverni non troppo rigidi, la vegetazione arborea riprende il suo dominio, e si hanno estese zone di foresta. Si ammette anzi da molti che, se il disboscamento artificiale operato dall'uomo non avesse fatto dei larghi vuoti per la riduzione dei terreni a coltura, si avrebbe nell'Eurasia una zona di foresta continua dalla Spagna fino
   Fig. 38 — Tundra.
   alla Siberia settentrionale, in corrispondenza col vento di Sud-Ovest; e nell'America settentrionale una zona pure continua che abbraccia, con un arco aperto verso sud, la regione delle praterie Queste due zone .di foresta nei due continenti sono di costituzione più uniforme che le foreste equatoriali e tropicali, essendo costituite da un estremo all'altro quasi esclusivamente da quattro generi: querce, faggi, betulle e conifere. La quercia predomina sul lato sud della zona, più a nord il faggio, e sul lato settentrionale le conifere.
   Nelle terre polari ritorna, come si disse, una flora a carat-
   De Marchi. — Geografia fisica e Geologia.
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