CAPITOLO IV
Clima, Flora, Fauna.
33. Clima. — Dicesi Clima quel complesso di condizioni fisiche dell'ambiente dalle quali principalmente dipendono le funzioni della vita delle piante, degli animali, e più particolarmente dell'uomo. Tali condizioni si riassumono nelle condizioni meteorologiche dominanti.
Gli elementi meteorologici che hanno una diretta funzione nello sviluppo della vita organica sono il calore solare e l'acqua meteorica, nelle varie sue forme: la pressione atmosferica e il vento hanno prevalentemente una funzione di distribuzione di quegli elementi.
Tuttavia in alta montagna non è trascurabile come fattore del clima anche la bassa pressione, ossia la diradazione dell'aria e la minor quantità di ossigeno, che influiscono naturalmente sui fenomeni respiratori e circolari. Anche il vento può rappresentare una caratteristica di ambiente locale, dove sia di intensità elevata secondo una direzione prevalente: così gli alisei, i monsoni, i venti periodici di valle, la bora invernale (vento freddissimo e violentissimo da Nord-Est) di Trieste, il Mistral della Francia meridionale, sono caratteristiche non trascurabili del clima delle regioni ove dominano.
Uno degli effetti della distribuzione del calore solare, e il solo di cui noi abbiamo una rappresentazione completa, è la distribuzione della temperatura; cosi pure la manifestazione più evidente della distribuzione dell'acqua sulla superficie della Terra ci è data dalla distribuzione delle pioggie. Noi possiamo quindi collo studio della geografia di questi due elementi farci una prima idea grossolana della geografia dei climi.
Non dobbiamo dimenticare però che la radiazione solare esercita un'azione assai più complessa del semplice riscaldamento dell'aria: le piante p. es., hanno bisogno di luce, senza la quale la clorofilla non può scomporre l'acido carbonico dell'aria, assimilando il carbonio. Infatti sul fondo dei mari e dei laghi profondi non può svilupparsi alcuna pianta, per l'assoluta oscurità, nonostante la temperatura abbastanza