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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   MAREE
   massa profonda, la cresta più della radice, e quindi l'onda, che in alto mare è simmetrica, si deforma inclinandosi verso il davanti. Il pendio anteriore, verso la spiaggia, diventa sempre più ripido, fino a diventar verticale e a rovesciarsi verso il davanti: la cresta diventa sempre più tagliente fino a spezzarsi, proiettando l'acqua schiumosa (frangenti) (fig. 38).
   Giunta alla spiaggia, la massa dell'onda viene effettivamente lanciata entro terra, per essere poi richiamata, risucchiata, per la formazione dell'onda successiva. Se la spiaggia è verticale, la massa che non può avanzarsi in direzione orizzontale viene projettata verso l'atto in un getto, che talvolta può raggiungere parecchie decine di metri d'altezza.
   Negli oceani si presentano onde di altezze diversissime, dalle piccole crespe di pochi centimetri di lunghezza e di altezza, alle onde di burrasca che possono raggiungere 200 e più metri di lunghezza e oltre 11 m. d'altezza. Ciò dipende dalla intensità e durata del vento. Dopo una burrasca, o fuori dal campo di questa, possiamo però avere onde lunghe e regolari anche senza vento (onda morta). Ma sono sempre effetto, prolungato nel tempo o nello spazio, del vento di burrasca.
   32 Maree. — Finora abbiamo parlato di movimenti del mare che sono, direttamente o indirettamente, effetti della diversa distribuzione del calore solare sulla superfìcie terrestre, nell'atmosfera e nel mare stesso. Ma il mare presenta un altro movimento periodico dovuto all'attrazione della Luna e del Sole.
   Sulle coste dell'Oceano si osserva generalmente che il livello del mare si alza e si abbassa due volte in un periodo, che in media è di 24 ore e cinquanta minuti, cioè in un giorno lunare (pag. 24) che è l'intervallo di tempo che la luna impiega a compiere apparentemente un giro attorno alla Terra. Questa oscillazione del mare dicesi marea: flusso il suo periodo ascendente, riflusso il periodo discendente. La sua dipendenza dal giorno lunare dimostra che la Luna ne è la causa principale.
   Due corpi che si attraggono, e sono liberi, tendono ad avvicinarsi, a cadere l'uno sull'altro, anzi cadono effettivamente lungo la retta che li congiunge, se non sono dotati di moto proprio di traslazione. Se invece uno dei corpi o ambedue sono lanciati nello spazio in altra direzione, il moto di caduta si combina col moto di traslazione, e il movimento risultante è un'orbita chiusa che ciascuno descrive attorno all'altro. Così l'eclittica terrestre è la traiettoria che descrive la Terra, che per l'attrazione si avvicina al Sole e per la traslazione se ne allontana: ne risulta un movimento curvilineo. Se il corpo è di grandi dimensioni, l'attrazione è diversa per i vari suoi punti: p. es. (fig. 34) se consideriamo tre parti-