CORRENTI
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salsedine sensibilmente diversa si stabilisce, attraverso gii stretti o canali che li congiungono, una corrente profonda dal mare più salso al mare meno salso, compensata da una corrente inversa superficiale : così si spiegano le correnti dello stretto di Gibilterra tra l'Atlantico e il Mediterraneo e quelle del Bosforo e dei Dardanelli tra il Mar Nero, molto più dolce per il grande afflusso di acque fluviali, e il Mediterraneo.
In aperto oceano sono principalmente i venti che determinano le correnti. Il vento corruga la superficie del mare in onde, sulle quali il vento preme, imprimendo alla massa di acqua sollevata un movimento. Continuando tale processo, l'acqua superficiale assume un movimento generale (deriva): questo non è però nella direzione del vento, perchè anche qui entra in gioco la rotazione terrestre, che lo devia verso destra nell'emisfero boreale, verso sinistra nell'emisfero australe (pag. 75). Così, dove dominano venti costanti, o prevale un vento di data direzione e abbastanza intenso, si determina una vera corrente superficiale; la circolazione oceanica superficiale risponde perciò, nelle sue linee generali, alla circolazione aerea (fig. 30).
Gli alisei di Nord-Est e di Sud-Est determinano due correnti equatoriali tanto nell'Atlantico che nel Pacifico; quella atlantica australe partendo dalle coste d'Africa va a battere contro il Capo S. Rocco dell'America meridionale, e qui si divide in due correnti calde, l'una verso sud l'altra verso nord, che va a fondersi colla corrente equatoriale boreale. Questa in parte entra nel mar dei Caraibi, in parte costeggia esternamente le Antille e, unendosi colla corrente che esce dal golfo dej Messico, per lo stretto della Florida, continua come un vero fiume d'acqua più calda (25° C fra acqua a 18° C), della larghezza di 60 chilometri e della profondità di 800 m. lungo le coste degli Stati Uniti meridionali. Questa è la Corrents del Golfo (Gulfstream). Procedendo si stacca dalla costa, e si spinge al largo neh Vtlantico, conforme al vento dominante di Sud-Ovest, estendendosi sempre più in superficie e diminuendo di spessore. Avvicinandosi alle coste europee si divide in rami, uno dei quali ridiscende a sud e chiude la circolazione colla corrente equatoriale. Si ha quindi come un gran vortice, nell'interno del quale si radunano i corpi galleggianti, legname ed alghe. Fra queste predomina il Sargassum bac-ciferum: perciò questa regione di mare, che rese difficile la navigazione a Colombo, è detta Mare dei Sargassi. Gli altri rami della corrente del Golfo si estendono a ventaglio e a vortici nel mare di Norvegia e fin nell'Oceano Artico, portando acqua relativamente calda lungo le coste d'Inghilterra, di Norvegia, fino allo Spitzberg. Fra esse si intercalano correnti fredde provenienti da nord, che si insinuano poi sotto le correnti