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calda, che cioè la temperatura cresca colla profondità: ciò può verificarsi p. es. d'inverno lungo le coste, dove si distende in superficie l'acqua dolce dei fiumi che rimane a galla, anche se più fredda.
La distribuzione del calore solare sulla superficie del mare determina in questo dei movimenti convettivi, come nell'atmosfera. Senonchè, mentre nell'atmosfera, che è riscaldata dal basso, l'origine prima della circolazione generale si deve riconoscere nel maggior riscaldamento della zona equatoriale, nell'oceano, che è riscaldato dall'alto, tale origine deve riconoscersi principalmente nel raffreddamento dei mari polari. L'acqua, che si raffredda in superfìcie ed è resa in vaste regioni più salsa per la formazione di ghiacci, precipita verso il fondo, mentre nelle zone tropicali l'acqua che si riscalda rimane in superficie. Si deve quindi stabilire un deflusso delle acque superficiali dalle zone calde alle zone fredde, per sostituire l'acqua fredda che precipita al fondo, e in compenso un movimento dalle zone fredde alle calde presso il fondo. Per questo noi troviamo in tutti gli Oceani al di sotto di 2000 m. di profondità una massa d'acqua fredda, a temperatura quasi uniforme, e dovunque inferiore a 3° C. che rappresenta la diffusione delle fredde acque polari su tutto il fondo oceanico, ovunque esso è in libera comunicazione colle profondità dei mari polari. Quei tratti di mare che ne sono separati da rilievi del fondo, che si elevino fino negli strati superiori più caldi, hanno invece una temperatura profonda loro propria, indipendente da quella della massa oceanica contigua: così il Mediterraneo, che è separato dall'Atlantico per la sbarra subacquea che chiude lo stretto di Gibilterra fino a 400 m. di profondità, conserva, anche nei suoi bacini di oltre 4000 m. di profondità, una temperatura di circa 12° C. Questo è il principale fattore del mite clima mediterraneo: infatti anche d'inverno la superficie non può raffreddarsi al di sotto di quella temperatura, perchè, se si raffredda di più, l'acqua superficiale precipita ed è sostituita dall' acqua profonda.
30. Correnti. — A questa circolazione generale fra la zona tropicale e i poli, complicata da circolazioni secondarie dovute alla diversa evaporazione su tratti diversi di mare, e che si svolge in modo assai lento, si sovrappongono movimenti locali aventi vero carattere di correnti e dovuti o a locali differenze di densità o all'azione dei venti. Tra mari di