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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   88 formazione e distribuzione delle pioggie
   vernali ed estate asciutta. Nelle zone continentali non immediate al mare, possiamo dire che l'area di bassa pressione passa due volte; l'una in autunno, quando la bassa pressione trasmigra dal continente all'oceano, l'altra in primavera quand'essa ritorna dall'oceano al continente. Avremo quindi pioggie primaverili e pioggie autunnali separate da periodi relativamente asciutti nell'inverno e nell'estate.
   Queste sono le linee generali della distribuzione delle pioggie sulla terra ; le quali però sono rese più complesse specialmente dalla formazione e dal trasporto dei cicloni mobili, che portano brutto tempo senza regola fìssa, dai temporali, e dalla esposizione assai irregolare dei rilievi continentali ai venti dominanti.
   In generale una zona montuosa separa una regione piovosa da una regione asciutta. Osserviamo, p. es., nella fig. 29 la distribuzione delle pioggie lungo la catena delle Ande nella America del Sud. Le Ande sono battute nella parte settentrionale dagli alisei provenienti dall'Atlantico, che determinano sul loro versante orientale, e su tutta la zona anteriore che ascende ad esso, una delle regioni più piovose del mondo, nelle quali si alimentano alcuni dei fiumi più colossali, come l'Amazzone e l'Orenoco. 11 versante occidentale, benché in vicinanza immediata coll'Oceano, è invece asciuttissimo, a zone di deserto. All'incontro le Ande meridionali, che sono battute dalla grande corrente aerea occidentale della zona temperata, sono piovosissime sul versante occidentale, desertiche sull'orientale. Per la stessa ragione le catene più esterne delle Rocciose dell'America settentrionale dividono una regione piovosa costiera sul Pacifico dalla regione desertica degli altipiani più interni.
   Nel continente euro-asiatico la direzione prevalente della zona montuosa è da ovest ad est, conforme a quella delle correnti aeree dominanti, le quali perciò trovano facile ingresso dall'Atlantico attraverso le regioni pianeggianti, o a rilievo non molto accentuato, di Francia, Germania e Russia fin nella parte più interna del continente. Perciò il mare fa sentire, per mezzo dei venti più caldi d'inverno e più freschi d'estate, e carichi di vapor acqueo, la sua influenza moderatrice fino a grande distanza entro terra: portando pioggie in quantità sensibile, benché progressivamente decrescente, fino nell'estrema Siberia. Solo i bacini chiusi o protetti verso occidente da alti gruppi montuosi, che abbiamo visto compresi nei rami del grande ventaglio di monti dell'Asia meridionale, rimangono sottratti a tale beneficio; essi sono quindi eccezionalmente asciutti. Per la stessa ragione, o perchè