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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   87 formazione e distribuzione DELLE pioggie
   rimangono sospese a lungo, nell'aria, formano le nubi, o, se la condensazione avviene presso terra, le nebbie. Continuando la condensazione, le goccioline s'ingrossano, finché per il loro peso non possono più rimanere sospese, e cadono: allora si ha la pioggia. Se la condensazione avviene a temperatura sotto lo zero, invece di goccioline si formano cristallini di ghiaccio che, raggruppandosi fra loro in fiocchi, precipitano: allora si ha la neve. In condizioni assai più complesse, e non ancora ben note, possono formarsi nei temporali anche dei grani di ghiaccio, di dimensioni e peso anche sensibili; allora si ha la grandine.
   Tutte le cause che possono produrre un raffreddamento dell'aria negli strati superiori possono determinare la formazione di nubi, o di pioggia (o neve, o grandine); causa senza alcun dubbio predominante sono però ì movimenti ascendenti dell'aria. La fisica infatti dimostra, che l'aria, come si riscalda se compressa (1), cosi si raffredda se si dilata non nel vuoto, ma vincendo la pressione dell'aria ambiente. Ora una massa d'aria, che si solleva, si dilata, perchè la pressione ambiente diminuisce (pag. 68), e quindi deve raffreddarsi; si dimostra anzi che, se l'aria è secca, o anche se contiene vapore ma non è satura, si raffredda circa di 1° C. ogni 100 metri di sollevamento. Si comprende che, con un raffreddamento così rapido, l'aria umida ascendente diventa satura, e poi il vapore si condensa, in nube e pioggia.
   Le pioggie debbono quindi verificarsi principalmente dove vi è movimento ascendente dell'aria, e noi avremo pioggie più frequenti e abbondanti:
   a) nella zona equatoriale (pioggie equatoriali).
   b) nelle aree cicloniche fìsse.
   e) lungo i versanti dei monti che sono battuti dai venti, perchè questi sono obbligati a deviare verso l'alto; e in generale sui lati dei continenti dove arrivano venti provenienti del mare e quindi carichi di vapor acqueo.
   d) nei cicloni mobili.
   La seconda condizione ci dà ragione del regime delle pioggie nella parte più centrale dei continenti e in aperto oceano o lnngo le coste. Poiché i centri dei continenti diventano sette -duaree cicloniche d'estate, avremo pioggie estive, mentre l'inverno, in cui sono sede di alta pressione, è la stagione asciutta. Invece i mari e le coste hanno pioggie in-
   (1) Si pensi al riscaldamento delle pompe da bicicletta, nelle quali l'aria viene compressa.