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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   86 formazione e distribuzione delle pioggie
   Oltre questi movimenti, generali e particolari, dipendenti dalla distribuzione della temperatura e dalle sue variazioni periodiche l'atmosfera ne presenta altri più tumultuari, che sono come un corredo dei movimenti maggiori, dovuti a condizioni locali dei movimenti stessi e del ter reno sul quale si svolgono. Tra questi principali sono i movimenti vorticosi che si formano nelle grandi correnti d'aria, come i vortici che vediamo formarsi nei corsi d'acqua. Di particolare intensità, estensione e durata sono i vortici a rotazione ciclonica, i cicloni propriamente detti, che sono particolarmente frequenti nella grande corrente occidentale che abbiamo visto dominare nella zona temperata, tanto negli strati presso terra quanto in quelli superiori, fin dove arriva l'osservazione del moto delle nubi. Se ne formano, di minore estensione, ma di maggior forza, anche nelle zone tropicali, dove sembrano seguire il corso dei controalisei superiori, movendosi nelle basse latitudini verso ovest, poi piegando a nord e ad est, con una traiettoria a forma di parabola. Non se ne formano mai presso l'equatore, dove l'azione deviatrice della rotazione terrestre è nulla. Mano mano che procedono, i cicloni tropicali diminuiscono di intensità e aumentano di estensione, così che nelle latitudini temperate possono estendersi ad aree del diametro di migliaia di chilometri. Questi cicloni (tifoni nel Pacifico) sono quindi aree cicloniche (pag. 76) determinate, non più dal riscaldamento, ma dal movimento ; non fisse sulle regioni più riscaldate, ma mobili, e percorrenti talvolta decine di migliaia di chilometri, di moto proprio, cioè indipendente dal movimento dell'aria in cui si formano. Questo moto è naturalmente più libero sull'aperto oceano che su continenti, e generalmente evita le grandi catene montuose, dove i cicloni facilmente si spezzano.
   Si formano anche dei vortici anticiclonici mobili, ma hanno generalmente molto minore intensità e durata, e minore influenza sulle condizioni del tempo, il quale, specialmente nelle zone temperate, è fortemente influenzato dal passaggio dei cicloni. In questi l'aria gira attorno al centro ; col moversi di questo su una data regione il vento quindi gira, mutando rapidamente di direzione e portando mutazioni meteorologiche. Inoltre nel ciclone vi sono moti ascendenti, da cui dipende la formazione delle nubi e della pioggia.
   27. Formazione e distribuzione delle pioggie. — L'aria, per l'evaporazione delle aeque superficiali, contiene il vapore acqueo, e la fisica insegna che un dato volume d'aria, a una data temperatura, non può contenere più di un certo peso di vapore, che è tanto maggiore quanto più alta è la temperatura. Quando contiene la massima quantità di vapore che può contenere alla sua temperatura, l'aria dicesi satura: se allora essa si raffredda, non può più contenere tutto quel vapore, e una parte di esso si condensa formando delle goccioline attorno ai granuli microscopici di polvere che l'aria contiene in gran numero (pulviscolo atmosferico) o ad altri centri o nuclei di condensazione. Queste innumerevoli goccioline, che