contemporaneamente le regioni più calde diventano sede di depressioni barometriche con circolazione ciclonica, le più fredde diventano sede di alte pressioni con circolazione anticiclonica.
Nella distribuzione della pressione e dei venti sui due emisferi deve quindi riflettersi l'effetto della distribuzione della temperatura, che si riassume essenzialmente in una diminuzione della temperatura dall' equatore verso i poli, perturbata dal diverso riscaldamento estivo e raffreddamento invernale delle terre e dei mari.
Vediamo anzitutto l'emisfero australe, dove l'influenza dei continenti è più ristretta, e dove quindi deve prevalere l'effetto della regolare diminuzione dall'equatore al polo. Nella fig. 27 dove sono rappresentate le isobare di Luglio (inverno australe) risalta come carattere fondamentale una striscia quasi continua di alta pressione fra i 20° e i 40° di latitudine; dalla quale effluiscono i venti tanto verso l'equatore, quanto verso le latitudini più alte, i primi in direzione da Sud-Est a Nord-Ovest i secondi da Nord-Ovest e Sud-Est, cioè sempre deviati verso la sinistra del gradiente, secondo la legge di Buys-Ballot (§ 24) per l'emisfero australe.
Nella fig. 28 delle isobare di Gennaio (estate) vediamo che di quella zona di alta pressione rimangono i frammenti, sui mari, separati l'uno dall'altro* dalle masse continentali, dove il riscaldamento estivo fa diminuire la pressione. Si comprende che, se i continenti non esistessero, si avrebbe ancora la fascia continua di alta pressione, a una latitudine alquanto più alta che d'inverno.
Si deve quindi concludere che la formazione di questa fascia di alta pressione, poco oltre il tropico, è un fenomeno dipendente dai movimenti dell' aria che si stabilirebbe sull' emisfero, se fosse tutto occupato dal mare, per effetto della differenza di temperatura fra l'equatore e i poli. La sua formazione dipende non tanto, o non solo, dai movimenti che si stabiliscono presso terra, quanto da quelli che, per compenso, si stabiliscono negli strati superiori dell'atmosfera, e che debbono adattarsi alla forma sferica della Terra e alla sua rotazione. La spiegazione non si può dare qui: teniama te il fatto che, se non ci fossero i
continenti, si avrebbe una fi tinua d'alta pressione fra 20° e 40° lat.
Se esaminiamo ora la distribuzione della pressione nell'emisfero boreale, vediamo che, tanto nell'Oceano Pacifico quanto nell'Oceano Atlantico, presso a poco alla stessa latitudine, fra 20° e 40°, domina sempre alta pressione.
De Marchi. — Geografia fisica e Geologia.
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