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PRESSIONE E MOVIMENTI DELL'ARIA 74
qualsiasi, è rappresentata in modo evidente per mezzo delle linee di egual pressione o linee isobariche.
Immaginiamo di aver determinato nello stesso istante la pressione barometrica in un grande numero di punti. Questi non sono tutti al livello del mare e alla stessa altitudine, ma si può, applicando la forinola di Laplace (pag. 68), calcolare quale sarebbe in quell'istante la pressione in un punto che fosse situato alla stessa latitudine e longitudine, ma al livello del mare. Fatta questa riduzione al mare, si segnano sulla carta geografica della regione le altezze barometriche così ottenute, e si tracciano delle linee di livello barometrico collo stesso criterio col quale si costruiscono le linee di quota o di livello topografico (pag. 48). Come queste ci rappresentano gli alti e bassi del terreno, cosi quelle ci rappresentano gli alti e bassi della pressione atmosferica.
L'aria si muove dai punti dove la pressione è più alta verso i punti dove la pressione è più bassa: non vi è differenzi di pressione senza movimento.
La differenza di pressione si può quindi considerare come una forza che determina il movimento dell'aria, forza che è diretta nella direzione normale alle linee isobariche, cioè nella direzione secondo la quale la diminuzione di pressione è più rapida. Questa forza è detta Gradiente, e si è convenuto di assumere come unità di gradiente la differenza di un millimetro di mercurio nell'altezza barometrica sulla distanza corrispondente a un grado di arco di cerchio massimo (111 chilometri). Un gradiente anche di poche unità, ma che si conservi per parecchie ore, determina un vento anche fortissimo.
Appena stabilita una differenza di pressione tra due regioni, l'aria in ogni punto tende a muoversi nella direzione del gradiente. Ma bisogna ricordare che essa si muove su una superfìcie che è dotata di un movimento di rotazione attorno all'asse polare, in direzione da ovest verso est, cioè da destra a sinistra per un osservatore che si trovi nell'emisfero boreale (p. es. nel polo nord), da sinistra a destra per un osservatore che si trovi sull'emisfero australe (p. es. nel polo sud), e che è come capovolto rispetto al primo. Ogni elemento della superficie terrestre gira, per effetto della rotazione del' globo, attorno alla sua verticale, tranne che all'equatore (1).
(1) L'insegnante, a dimostrare che in ogni punto la superfìcie terrestre gira attorno alla sua verticale, può ricordare l'esperienza del Pendolo di Foucault. Il piano d'oscillazione del pendolo rimane fisso nello spazio, ma, a noi che giriamo. senza accorgercene, colla terra, sembra che giri, in senso contrario al senso della rotazione terrestre. Al polo compirebbe un giro in un giorno, all'equatore parrebbe fermo; nelle latitudini intermedie compirebbe qna frazione di giro, che cresce colla latitudine.