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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   plasticità della terra, dislocazioni' 62
   gambe delle pieghe degli strati sedimentari, e potendo quindi nel rovesciamento di queste risultare in qualche punto sovrastanti a strati sedimentari.
   Tali contorcimenti delle rocce si presentano spesso accompagnate da rotture. Le assise dei terreni stratificati e i nuclei di rocce cristalline appajono attraversati da fratture più o meno estese, dalle minute incrinature, alle spaccature (diaclasi), che interessano uno spessore di centinaja e migliaja di metri. Queste grandi diaclasi sono accompagnate talvolta da scorrimenti lungo il piano di frattura, per effetto dei quali è rotta la continuità d'ogni singolo strato, poiché un lembo di esso viene a portarsi in continuazione di strati sovrastanti o sottoposti. Una simile frattura con scorrimento dicesi Faglia, o Salto. Spesso però questo fenomeno è più apparente che reale, poiché un esame più accurato dimostra che il lembo
   Fig. 22. — Flessura-(Regione sprofondata}. Quando lo sprofondamento è molta accentuato, nel tratto inclinato gli strati sono stirati e assottigliati fino o rottura.
   elevato e il lembo abbassato dei singoli strati sono riuniti da un tratto quasi verticale, che appare come assottigliato per stiramento, e la cui presenza sfugge a un esame superficiale, specialmente in terreno coperto da vegetazione. Allora si ha una flessura, che è uno degli esempi più espressivi della plasticità dei materiali (Fig. 22). Noi abbiamo estese regioni nelle quali le faglie rappresentano una vera eccezione, presentandosi il pacco degli strati sovrapposti contorto, senza rottura apparente, nelle forme più varie e grandiose.
   Appare come un fatto straordinario che materiali duri, rigidi, e spesso fragili, come le rocce superficiali della terra, che nelle esperienze sulla resistenza dei materiali non si adattano facilmente a deformazioni senza spezzarsi, ci si presentino invece, nella grande plastica del nostro globo, modellate senza frattura nelle forme più accidentate e capricciose. Non possiamo spiegarci questo fatto, se non ammettendo che queste contorsioni si compirono non in superficie, ma quando gli strati erano sepolti in profondità, sotto la pressione di altri