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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   carte geografiche
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   Se le linee di quota formano un angolo rientrante che abbraccia una zona più bassa, esse rappresentano una valle; se l'angolo abbraccia una zona più alta, rappresentano uno sprone.
   In ambedue i casi vediamo i due versanti che chiudono la valle o soslengono lo sprone, rappresentati da linee di quota presso a poco parallele. In generale, una tale disposizione di linee rappresenta un pendìo.
   È evidente che quanto più un pendìo è ripido, tanto più accostate fra loro sono le linee di quota; questo è dimostrato dalla fig. 18, dove si vede una sezione verticale di un versante a pendìo variabile e dei piani di quota di 25 in 25 m. I vari punti in cui la sezione interseca i detti piani sono projettati sul piano della carta topografica in punti delle linee
   IVO-
   75
   SO.
   25-
   0-
   m
   Fig. 18. — Pendenza di un versante rappresentata dalla distanza fra linee di quota successive.
   di quota della carta stessa. Si vede che queste linee sono più vicine dove la pendenza del versante é maggiore, più lontane dove è minore.
   Quanto più il pendìo è dolce, tanto più spaziate sono le linee di quota : per una pianura perfettamente orizzontale non esistono linee di quota, perchè tutto il piano è alla stèssa altitudine. Nel fatto le pianure sono rappresentate da linee di quota irregolari e molto distanti l'una dall'altra.
   Vediamo così come la carta topografica dia una rappresentazione completa delle forme del terreno: ogni studente, che sarà soldato, deve abituare l'occhio a interpretarla prontamente.
   Uso delle carte. Leggere una carta geografica non è un'operazione così intuitiva come può sembrare a prima vista. Poiché ogni carta, come rappresentazione di una porzione di sfera sul piano, più o meno deforma, essa sempre piti o meno inganna sulla distanza e disposizione relativa dei punti.
   Quanto alla distanza, sulle carte geografiche è di regola segnata in calce la scala, e comunemente si insegna nei libri di testo che, per avere la distanza reale fra due punti, basta misurarne la distanza sulla carta e moltiplicarla per il nu-
   Da Marchi. — Geografia fisica e Geologia.
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