CAPÌTOLO SECONDO
Forma e rappresentazione della superficie terrestre.
11. Forma e dimensioni della Terra. — Finora abbiamo considerato la Terra come una sfera e come tale si può considerare ne' suoi rapporti cogli altri corpi del sistema solare, salvo che in quelli col Sole, perchè, come abbiamo veduto, (pag. 23) per l'attrazione di questo i movimenti di rotazione e rivoluzione della Terra sono perturbati dal fenomeno della Precessione degli equinozi, fenomeno che, si spiega ammettendo che la Terra è una sfera leggermente schiacciata ai poli, cioè con un rigonfiamento equatoriale. Non è sfera, ma sferoide. Le misure geodetiche lungo alcuni meridiani hanno portato a riconoscere che infatti i meridiani non sono cerchi, ma assai approssimativamente delle ellissi (pag. 15) coll'asse maggiore nel piano dell'equatore, e coll'asse di rotazione, fra i due poli, come asse minore comune. Tali ellissi risultano poi poco differenti l'una dall'altra, cosicché la superficie terrestre si può considerare approssimativamente come la superficie generata dalla rotazione di un ellisse intorno al suo asse minore, superficie che in geometria si chiama Ellissoide di rivoluzione.
È necessario però intenderci sul significato che dobbiamo dare alla parola Superficie Terrestre. Se la consideriamo nei suoi dettagli, questa si presenta molto irregolare: monti e valli e piani e anche cavità generalmente occupate dall'acqua e di dimensioni diversissime, dai piccoli laghi ai grandi oceani. Questi costituiscono anzi un grande bacino unico, che è diviso da rilievi subacquei in conche secondarie, e dal quale emergono isole, piccole e grandi, fino alle masse continentali.
Questi dettagli, per noi grandiosi come elementi geografici e di paesaggio, sono invece piccolissimi rispetto alle dimensioni della Terra. Questa ha infatti un raggio medio di 6370 chilometri, mentre il dislivello fra la massima altezza dei monti