CAPITOLO VIII Seguono gli artisti.
-G&D-
I ragazzi di Mnsiano e di Pian di Màcina, e alcuni uomini ancora, uditi gli aneddoti d'antichi artisti italiani narrati dal signor Teòtimo, si credettero anche essi scultori e pittori in fieri, e presero a imbrattare i muri, disegnando col carbone certe figuracce e certe bestie da fare spiritare. Fra gli altri sgorbi erano notevoli quelli di Bartolino, che a un lato dell'uscio della sua botteguccia graffiò una specie di pecora ed un campanile, e sotto vi scrisse : Gotto fece; e dall' altro lato arabescò un gigantone, colla leggenda: Bacco Bandi-neUi fece.
II maestro, il segretario, l'organista ed il cartaio vedendo quelle robacce segnate sui muri, non poterono tenersi dal disapprovare quegl'imbratti, e quegl'imbrattatori: anzi il cartaio, piantatosi duro duro dinanzi ai