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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   cano. Raggruzzolati alquanti denari, Pierino andò a rivedere Firenze, dove lavorò da sè : e così a Pisa ed a Genova, nella qual città dipinse il palazzo del ricco e munifico ammiraglio Andrea Doria, incominciando dalla loggia, dall'atrio e dalle scale, e su su per le camere, le gallerie, le stanze nobili. Così si scrollò di dosso la povertà, e guadagnò denari assai, e visse agiatamente. Ritornato poi a Roma, ed avendo 47 anni, morì colà di morte improvvisa...
   — Che Dio tutti ne liberi, interruppe l'organista.
   Così il signor Teòtimo pose fine alle narrazioni di quel giorno, ed accommiatò la comitiva, promettendole di finire nella ventura domenica le storie e gli aneddoti riguardanti poveri artisti.
   
   S. Min».