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nell'animo, merita la nostra stima e tutta la nostra riconoscenza.
— Sissignore, sissignore,... soggiunsero in coro tutti gli astanti ; e con unanime entusiasmo fecero plauso al signor Teòtimo, che ringraziolli cordialmente, indi proseguì: — Il Malaspina, per le sue lezioni per la sua vita esemplare, era venuto in istima de'buoni e di tutta la classe popolana, sulla quale (e specialmente sui facchini) s'era acquistato autorità. Buon per lui e buon per loro, siccome vedremo. Ascoltate.
— Ascoltiamo ; zittì... zitti. E si fece un silenzio tale che il ronzìo d'una mosca si sarebbe udito.
— Nella state del 1836 Parma fu còlta dal chalèra, che ne fece mal governo, e colà, come dovunque sono ignoranti e uomini che pescano nel torbido, si disse che il cholèra è un ritrovato dei medici e degli speziali per far morire i poveretti e mandar in aria gli stracci.
— Noi però noi crediamo, disse Isidoro.
— Perchè non siete nè stupidi, nè guastati dai superiori. — Ma tiriamo innanzi. Un giovine medico, uscendo dal tugurio d'un coleroso, si fermò in una viuzza dov'è un pozzo di pubblica utilità, e quivi, trattasi di sotto una boccettina d'acqua disinfettante si lavò le dita, posando la caraffetta sulla sponda del pozzo. Una vecchia curiosa, veduto da una finestra ciò che il medico faceva, pensò a male, e cominciò a strillare: dalli air avvelenatore, dalli al ribaldo ; dalli, dàlli ! A sì