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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

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a cura di Federico Adamoli

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   gara, la quale veduto il fanciullo vispo e svegliato, gli prendesse la manina, e da certi segni che aveva nella palma, profetizzasse ehe un giorno diverrebbe qualche cosa di straordinario.
   — Sarà poi vera questa storiella della zingara? domandò il segretario, che ci credeva poco.
   E D. Ambrogio rispose: Non bisogna essere troppo facili a prestar fede a certe profezie. Di molti uomini grandi si sono narrati aneddoti riferibili alla gestazione ed alla loro puerìzia, che forse vennero ideati dopo la loro morte, o almeno almeno quando fu tolto ogni dubbio sul loro straordinario riuscimento. Dicono, per esempio, che la madre del famoso Rossini l'udiva già cantare e suonare prima che nascesse; e credo che la madre dell'insigne Giannina Milli vedesse talvolta in visione la sua bimba ancor lattante, andar pe' teatri a improvvisare poesie. Oomunque però sia la cosa, egli * è certo che gli storici di Felice Peretti narrano il fatto della zingara, che gli disse con asseveranza: Tu sarai Papa!
   — E tre!
   — Il piccolo contadino di Montalto dovette però sin da fanciullo buscarsi il pane colla fatica; e faceva il porcaro, mangiando scarso cibo e raccogliendo le ghiande pel suo branco di maiali. Questa vita però gli veniva in dispetto. Si sentiva nato per lavorare d'intelligenza; e diceva al padre: voglio studiare! E il padre gli metteva fra la mano il vincastro e la fionda, e dicevagli: