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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — E non qni, se fosse possibile, ma nella sala grande della canonica; perchè essendo io nn po' cagionevole, amerei di sciuparmi il meno che io possa.
   — Faccia il suo comodo, e noi saremo da lei.
   — A rivederci dunque.
   — Sissignóre.
   E quella buona gente andava pe' fatti suoi, mentre il signor Teòtimo fece riposare D. Ambrogio in una stanza del casino; intanto che Isidoro, secondo il cenno ricevuto, attaccò un buon cavallo ad uno stereo, col quale poi ricondusse il degno prete alla sua casa della parrocchia.