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Prefazione
corretta dal Toynbee), anche per offrire un saggio di questo vocabolario, passo qui in rassegna le varietà che presenta - nelle sole edizioni straniere, però, procedenti sempre dal Witte - cotesto quantitativo.
tutto quanto If. xx 73; Pg. viii 90; Pd. xxviii 70; SI. v 85; Cv. IV xxvi 15. - tutto e quanto, If. xx 4 ; Pg. xxii 76; xxviii 103. - tuttaquanta, Pg. xxxii 63. - tutta quanta, If. xx 114 ; Pr. 22. -tutta e quanta, Pg. x 58 ; Pd. xiv 45. - tutti quanti, Pr. 117. -tutti e quanti, If. iv 117; vii 40; xxii 37; xxxi 33; Pg. vii 89. -tutto quante, If. iii 106 ; xx 42 ; Pg. xxv 82 ; Pd. xxiii 29 ; Cz. c. xix 124. - tutte e quante, If. vi 37 ; Pg. ii 74 ; vi 25 ; vii 36 ; xxviii 11 ; Pd. i 103 ; xxii 133 (ved. lo Abbreviazioni a p. lxxii).
Anche qui il Witte, integralmente riprodotto dagli editori stranieri del poema, s'inchinava alla sola autorità - diciamola pur cosi - del codice di Santa Croce, contro gli altri tre suoi e, io credo, gli altri codici tutti e, certamente, contro tutte le nostre edizioni (fatta l'eccezione che tosto vedremo); eppure nel Santa Croce, le due voci, per tacere il caso poco esemplare in che ne formano una sola, ricorrono ben otto volte prive della congiunzione e, delle diciassette altre, in cinque soltanto non v'appare la correzione « di seconda mano ». L'illusione, però - e vorremmo dire la suggestione - fu tale che, anche dove in un luogo cotesto codice offriva la forma comune, il Witte segui quel solo de' quattro suoi che ivi se ne scostava, cioè il berlinese, pur contro la lezione quivi sovrapposta all'originaria1).
Oltre a quarant'anni sono, in un esame dell'edizione wittiana, allora appena uscita, in Italia si osservava,
') Ved. la cit. prima ediz. della D. C. (Berlino, 1862; in 4°) al Purg. xxviii 103 e cfr. Inf. xxxi 33; Par. xxii 133.