xuv Prefazione
tacere, fra le disformitą ortografiche, avenne e avvenne, sa' e są, per « santo », vedestu, ecc. - sono: cominciami e doinandąlo, maraviglandosi, pero congiunz. e si, avv., senz'accenti, e in rima: etade con pietate, piangea con via, udisse con volesse e questi versi, che non si sa come tornino:
bagnar nel viso suo di pianto d'Amore (p. 59), ed avea seco umiltą verace (p. 70), convienimi parlar traendo guai (p. 90), vienimene un disio tanto soave (p. 93), facea lagrimar l'altre persone (p. 106);
né intendesi che dare un saggio di quant'č omesso nelle correzioni finali del volume.
11. E qui - non fosse che per giustificare la mia varia lettura - qui mi corre l'obbligo di rilevare, anzitutto, alcuni liči speciali della prima edizione inglese (Oxford, 189-1) presa a fondamento del presente Vocabolario, pur omettendo i trascorsi d'ovvia correzione o gią corretti poi2). AWInf. xxx 90 fu certo dimenticato il « ben » del Witte, o, per il verso, si
') Op. cit., pp. 66, 67, 93 (t'ir, il cit. Bull, della Societą dant., X. S., Vili, 30).
2) Quali a' luoghi seguenti: Inf. x 133; Purg. xv 129; Par. viii 93 ; x 102; xiii 120; xv 144; Canz. c. ix 81; x 132; xii 61; xvi 8; s. li 4; b. ix 12; Salm. vii 48; V. N. xxiii 131; xxv 1; Conv. Ili ii 112. Si legga poi, in Canz. c. xiii 92, «me n'»; xv 47, « pinggo » ; sest. iii 21, « fo' » (come pure in V. N. xxxii 63); iv 24, « augcllctto »; son. xxx 12, « parlare » (co' duo punti, mi par errore anche presso il Fraticelli e il Giuliani) ; xxxvii 11, « quel » (niente ossondo trisillabo); xlviii 8 «sciolto»; ivi 9, «affanno.» (col Frat.) o « affanno; » (col Giul.); Salm. iii 20, « Sino alla fine »; V. X. xiii 44, « ma » (per il Giuliani v. qui lo pp. xxxi e xlvii, nt. 2).