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Enciclopedia Dantesca
Volume III - Vocabolario-Concordanza
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hepli Milano, 1905, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Aberrazioni della statìstica
   XUII
   rispondenze matematiche quant'è di sublime nell'opera del Poeta - come, investigando il numero nel poema, fe' già il Petrocchi 1). Il quale, se non fosse troppo immaturamente mancato, avrebbe anche potuto rilevare, non solo che il nove, per esempio, ' questo numero' che 'fu Beatrice medesima', ricorre tre volte nel poema e tutte le tre nella terza cantica, ma altresì che le cifre dei canti e versi, ne' quali appareranno complessivamente un bel 180 ; e nella Vita Nuova è ripetuto 15 volte, e nel Convivio 6, e nella somma, anzi, di tutti i numerali, romani e arabici, segnatigli accanto in questo volume, dà un multiplo del tre (1020: 3 = 340). Ma in questo modo, la cosa, che principiava col sedurre, diventa grottesca. Metter nel conto, che altramente non tornerebbe, con le cifre de' canti, versi, trattati e paragrafi2), pur quelle eventuali delle linee nel testo inglese! Senza di che, quivi per la Vita Nuova, il 15 veramente non torna se non ricorrendo a una variante del Beck; il che sfata adunque pur questo degl'incanti. E a proposito appunto di coteste varianti lezioni - in siffatti computi 1 or si, or no ' curate -, vediamo a che sia costretto il Petrocchi fin dal principio delle speciali sue elucubrazioni.
   Il primo « numero, di cui merita accennare il significato», die'egli, riguarda Dio; ma per non alterare quel 129, complesso di magiche cifre, di sui dati
   ') Del numero nel poema dantesco, nella « Rivista d'Italia » del giugno 1901 (an. IV, fase. 6°).
   !) I quali ultimi, per la Vita Nuova almeno, com' è noto, variano col variare delle edizioni.