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Elementi di Geografia Moderna

Nicola De Giorgi
R. Carabba Editore Lanciano, 1928, pagine 387

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   versa con un via vai senza posa. In quella gabbia si stava in piedi o seduti a piacimento noi cinque, il direttore, il figlio di questo e qualche operaio che faceva la scorta. Dato il segnale al macchinista, la macchina sbuffa, le carrucole rotano, la corda si allunga verso di noi, e giù, dondolanti con un moto sussultorio, che cresce col crescere della profondità, ci perdiamo nel-1' abisso, ove le tenebre sempre più fitte non sono rotte che dalle scarse fiammelle dei nostri moccoli di sego. Eccoci al fondo. La gabbia si schiude e le candele rischiarano di fosca luce una grande aula ove il pavimento, le pareti, la volta, tutto è carbone.
   Nei distretti carboniferi, il carbone si presenta in Ietti sovrapposti a diversi livelli, alternati con banchi di roccia. Talvolta sono due, tre, otto, dieci letti di carbone, tutti meritevoli di scavo e che possono essere traforati via via dallo stesso pozzo. Ma ai letti di carbone, qui, bisogna aggiungere i letti di ferro invariabilmente associati ai primi, a strati ugualmente alternati. Tutti ripetono che la ricchezza dell' Inghilterra consiste nel carbon fossile, e pochi sanno che la ricchezza maggiore consiste piuttosto nella provvidenziale associazione di questi due grandi fattori dell' umana industria: il carbone e il ferro; perloohè dallo stesso pozzo, colla stessa gerla si estrae il ferro e il combustibile per lavorarlo; e l'uno e l'altro entrano immediatamente nel forno che avvampa, come perenne incendio, alla bocca della miniera.
   Antonio Stoppani.