Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SANTIAGO - SANTIAGO DEL CHILItante la morte di Nerone; non lassando tuttavia di esercitarsi in lavori di minor mole e di vario genere, i quali vogliono essere lodati per correttezza di disegno e più ancora pel colorito, mirando in questa parte ad imitare quei sommi della veneta scuola cui niuno contrasta il primato. Ma sentendosi spronato a trattar l'arte sua prediletta iu modo grandioso e vario, si dedicò tutto ai lavori a fresco. E il soppalco della chiesa parrocchiale di Fieta e e quello del tempio di Nove presso Bassano, rappresentanti, il primo la Vergine Assunta cogli apostoli, il secondo l'Apoteosi degli apoitoli S. Pietro e Paolo, furono opere che, quantunque, siccome le prime, avessero mostrato la mano peritosa del giovane, nondimeno, universalmente lodate, gli ottennero il nome di artista e innumerevoli commissioni. Da questo punto incomincia la sua vera carriera artistica. Il numero dei lavori che condusse a termine è svariati sei rao e appena credibile ; e senza tener conto di una grandissima quantità di ritratti e tanti altri dipinti grandiosi e minuti che non si conoscono, moltissimi edilìzi pubblici e privati favellano del suo facile e laborioso pennello, dall'insigne architettonica cattedrale all'umile chiesetta, dalle aule fastose dei sovrani alle sale teatrali e ai ricchi palagi delle città e delle ville ; trattò la storia e la mitologia; lavorò in ogni ramo della pittura, in miniatura, a olio, a fresco, a tempra; fu pittore originale e risareitore di classiche opere antiche ; fu maestro, e per quarant'anni consigliere accademico. Rammentare qui tutti i suoi lavori sarebbe impossibile e non s'addirebbe al còmpito nostro; accenneremo i principali, fra cui il grandioso dipinto che ricopre il soppalco della chiesa di S. Luca in Venezia, raporesentante YIngresso nel cielo dei santi Luca, Paterni ano e Benedetto; il Nettuno nel soppalco della scala del palazzo reale ; le Storie di Amore-Psiche nel palazzo Tre-ves; le figure chiaroscuro di Gaspara Stampa, Veronica Franco, Enrico IH, Collatino, e le Ninfe damanti nel palazzo dei conti Papadopoli; i medaglioni in quello del principe Giovanelli; i varii soggetti mitologici ed altri tratti dai poemi di Virgilio e del Tasso in casa Pincberla, nelle dimore del Meneghini e del Bigaglia; YIngresso di Gesù in Gerusalemme, colorito nel 1836 nel tempio di Sant'Antonio in Trieste; lo smisurato affresco condotto a termine cinque anni di poi nella città medesima, rappresentante la Visione di Isaia e il concepimento immacolato della Vergine, in Santa Maria dei Gesuiti; la pala a olio operata per la chiesa di San Silvestro in Venezia, e una Via Crucis pure a olio per la chiesa di San Daniele in Padova, che fu l'ultima delle sue opere, e nella quale il suo pennello sembrava rinascere, tanta era la vita, la verità, l'espressione che trasfondeva sulla tela nel rivelare i sanguinosi e tragici fatti della passione del Cristo. Fu amato e riverito da quanti lo conobbero; cittadino integerrimo, amò la sua patria non con vaue e finte proteste di romo-rose parole, ma oolle azioni irreprensibili, col lavoro e coll'opera del suo ingeguo, lasciandole un nome intemerato. Della religione fu senza ostenta-zioui osservantissimo; tutta la sua intima vita si raccoglieva nell'a more dell'arte, del lavoro, della
      famiglia. E certo la storia scriverà il suo nome fra quelli de'generosi che bene meritarono dell'arte* della patria.
      SANTIAGO. Y. Capo Verde.
      SANTIAGO DE COMPOSTELLA. V. San Giacomo di Compostella.
      SANTIAGO DEL CHILI* (geogr. e stor.). - Città metropoli della Repubblica del Chili, in America, con 200,000 abitanti. È una delle più belle città dell'America per gli edifizi, la mondezza e salubrità. Stendesi sopra un dolce declivio verso occidente, ed è fabbricata regolarmente, essendo divisa come le altre città spagnuole in piazze rettango-lari ed uguali, dette quadros. Le vie principali sodo larghe circa 14 metri, e le case di un piano sol-tanto a cagione dei tremuoti, ma sono grandi e contengono pur molte stanze. La piazza maggiore sta quasi nel centro della città, ed ha una bella fontana di bronzo in mezzo con una vasca di pietra. Gli edifizi dal lato nord-ovest sono il palazzo governativo, la prigione e la Camera di giustizia; al sud-ovest sorge la cattedrale, il solo edifizio io pietra nella città, e il palazzo vescovile, vasto edi-tìzio in istile moresco. Avvi anche una Università. Altro importante edifizio pubblico è la Casa de Moneda o Zecca, che è assai grande, ma non serve più come zecca da parecchi anni. Fra le altre belle chiese e conventi di Santiago citeremo quelli di San Domenico, San Francesco, Sant'Agostino. All'estremità orientale della città, sopra una piccola eminenza scogliosa sorge il forte di Santa Lucia, visitato dai forestieri a cagione dell'aspetto bellissimo ed imponente delle Ande. Al nord di questa eminenza ò il Tajamar o taglia acque per impedire le inondazioni del Mapocha durante il dimojar delle nevi sulle montagne. All'estremità occidentale del Tajamar è un bel ponte sul Mapocba di otto archi, che mette al suburbio di Chimba. Lungo la parte sud-ovest della città stendesi il pubblico passeggio detto il Canada, con quattro magniBcbe file di pioppi, il quale separa la città dal grosso sobborgo detto La Canadilla. Al limite occidentale della città è il piccolo sobborgo detto Chuehutico. Rozzi ponchos e selle fabbricausi a Santiago, ed es,>ortau8Ì, in un co' prodotti delle miniere, pelli e carne di bue e frutti a Val parai so da cui im-portansi le manifatture d'Europa, della Cii>ae delle Indie Orientali, con zucchero, cacao e alcuoi altri prodotti coloniali dal Perù e dall'America Centrale. La strada da Santiago a Val parai so è la più bella strada artificiale dell'America del Sud, carreggiabile nonostante che traversi tre ripide giogaj& Santiago ha anche comunicazione a traverso le Ande con Mendoza, da cui riceve muli, sapone, sego, frutta secche e vino.
      Santiago fu fondata nel 1541 da Pedro di Val-divia, ed ebbe molto a soffrire pei tremuoti. L'8 dicembre del 1863 un terribile incendio appiccato alla chiesa dei Gesuiti detta La Compania, durante le sacre funzioni, arse 2000 circa persone. La chiesa era parata a festa con una grande quantità di fiori artificiali e meglio di 20,000 fiamme di petrolio. Un sacrestano appiccò inavvertente> mente il fuoco al quadro rappresentan e Maria Vergine, e iu un attimo l'incendio si a.l*rgò di-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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Nerone Fieta Nove Bassano Vergine Assunta Apoteosi S. Pietro Paolo S. Luca Venezia YIngresso Luca Paterni Benedetto Nettuno Storie Amore-Psiche Tre-ves Gaspara Stampa Veronica Franco Enrico IH Collatino Ninfe Papadopoli Giovanelli Virgilio Tasso Pincberla Meneghini Bigaglia YIngresso Gesù Gerusalemme Sant'Antonio Trieste Visione Isaia Vergine Santa Maria Gesuiti San Silvestro Venezia Via Crucis San Daniele Padova Cristo Capo Verde San Giacomo Compostella Repubblica Chili America America Camera Università Casa Moneda Zecca Santiago San Domenico San Francesco Sant'Agostino Santa Lucia Ande Tajamar Mapocha Tajamar Mapocba Chimba Canada Bcbe La Canadilla Chuehutico Santiago Val Europa Cii Indie Orientali Perù America Centrale Santiago Val America Sud Santiago Ande Mendoza Pedro Val-divia Gesuiti La Compania Maria Vergine Qle Pietro Luca Psiche Città