Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (415/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1232 SAN SEVERINOSAN SEVERINO (geogr.). - Due comuni: S. S. Lucano, provincia di Potenza, circondario di Lago-negro, con 3515 abitanti. — S. S. Marche, provincia e circondario di Macerata, con 14,037 abitauti.
      SAN SEVERINO Gaetano (biogr.). - Nato a Napoli il 7 agosto 1811 ; morto in detta città di cholera il 16 novembre 1865. lo tenera età inviato nel Se-miuario di Nola, vi studiò assiduamente le belle lettere, la filosofia, la fisica, la matematica, la teologia e il diritto canonico. E quel Seminario, diretto allora da uno zio del Sanseverino, era frequentato da numerosi alunni delle varie provincie del regno e li attirava la fama cbe la savia disciplina e gli egregi professori avevano fatto acquistare a quello stabilimento scientifico. 11 Sanseverino, ordinato prete ed ascritto al clero di Napoli, continuò nell'esercizio della pietà e nello studio delle discipline filosofiche. Nelle quali si risentivano ancora gl'influssi degli enciclopedisti; ma le loro teoriche, come le novelle, che, col nome di criticismo, eclettismo, ontologismo, si andavano propagammo, non piacquero al Sanseverino, il quale vide in esse pure il germe dell'idealismo panteistico e del positivismo. E vedendole quasi universalmente seguite e come dal campo della pura speculazione avevano invaso le lettere e le arti, risolse di porre un argine a questo nuovo torrente dando mano ad una pubblicazione periodica, cbe di tali teoriche mostrando il danno, indicasse le nuove da sostituirvi. Con tali intendimenti fondò con altri buoni ingegni, il 1840, un periodico a quaderni, intito lato: La scienza e la fede. Quivi per molti auni scrisse articoli sopra svariati argomenti, e sono importanti ancora: il Saggio delle opinioni religiose del Cousin ; le Riflessioni sul sistema morale del medesimo; Del razionalismo teologico de'più celebri filosofi tedeschi e francesi, dal Kant in sino ai nostri giorni; Le dottrine morali e religiose di Spinoza; Spinoza e i moderni razionalisti; Del deismo rivoluzionario Ccontro il Lameuuaix): 1 principali sistemi della filosofia sul criterio, discussi con le dottrine de' Santi Padri e de' dottori del medio evo.
      Divenuto canonico della metropolitana e professore di logica e di metafisica nel liceo arcivescovile napolitano, il Sanseverino spiegò somma cura perchè a' giovani fossero insegnati i retti principii della filosofia e che in essa trovassero la conferma, non la negazione della fede. Consacratosi per ciò ad uuo studio profondo de' vecchi maestri di questa scienza e principalmente di 8an Tommaso, conobbe di buon'ora come dall'abbandono degli antichi metodi col Descartes fossero derivati naturalmente i moderni sistemi, in apparenza diversi, ma che in fondo riescono alle medesime conclusioni. Nutrito di forti studii nella filosofia scolastica e nelle opere dell'augelico dottore, con la fiaccola di quelli esaminò attentamente e minutamente i moderni sistemi e ne mostrò la fallacia. E mentre altri, massime in Francia, mossi dallo stesso desiderio, propugnarono il tradizionalismo, il Sanseverino seppe schivare questo scoglio e rivendicare i dritti della ragione. Frutto di tali studii furono le lnstitutiones logica et metaphysicce, composte per i suoi allievi, molti de' quali, come il chiaro Prisco, tengono ono-
      - SAN SEVEROrato posto tra i valenti filosofi di Napoli. Ma l'opera che principalmente gli acquistò fama non pure in Napoli ed in Italia, ma in Francia, nel Belgio, in Germania ed in America, è la Philosophia Christiana cum antiqua et nova comparata, nella quale tutte le teoriche moderne vengono esposte, paragonate e confutate con le dottrine dei SS. PP., ed in ispecie di sant'Agostino e di san Tommaso. UU timamente attendeva ad un'altra opera: Elementa philosophia Christiana, di cui pubblicò due volumi, lasciando i materiali per altri, editi poscia dal Signorielio. La vita del Sanseverino fu tutta spesa negli studii e nell'esercizio del ministero sacerdotale. Fu sempre sua occupazione prediletta l'istruzione e l'educazione della gioventù, alla quale intese con cura amorosa e paterna. Quauti fra i suoi discepoli conosceva d'ingeguo pronto e vispo, confortava ed eccitava agli studii; dava loro ajuti, consigli, direzione. Per tal guisa costituì una specie di accademia, ove dava ad ognuoo l'incumbenza di svolgere un tema od illustrare un punto controverso, secondo l'attitudine ed abilità di ciascuno, di storia, dritto ecclesiastico, polemica religiosa, -educando cosi una falange di giovani preti, cbe sieguono ora con plauso la via intrapresa, pubblicando dissertazioni, opuscoli, opere ed articoli di giornali. Fu professore sostituito di etica nell'Università di Napoli e scrittore della biblioteca nazionale, da' quali uffici si dimise al 1860.
      Vedi G. Provitera, Del canonico G. Sanseverino (Napoli l«66>.
      SAN SEVERO (geogr. e stor.). - Città capoluogo di circondario nella provincia di Foggia (Capitanata). Il circondario, con 138,598 abitanti, comprende i mandamenti di Apricena, Caguano Ve-rano, Casteluuovo, Celenza Valfortore, Rodi, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamie, San Ni-caudro Garganico, San Severo, Serracapriola, Torre Maggiore e Vico del Gargano. Il territorio è molto ferace di frumento, legumi, olio, bestiame, di cai si fa gran traffico e pel quale bì tengono fiere frequentatissime dal 25 giugno al 2 luglio, e dal 14 al 22 ottobre. Ne' suoi diutorni sorgevano i famosi tempii di Calcante e Podalirio, ove la superstiziosa moltitudine pagana accorreva a divinare il futuro. La città, capoluogo, con 20,382 abitauti, è situata fra il Radicosa e il Triolo cbe affluiscono congiuntamente nel Candelaro, all'angolo nord-est della gran pianura pugliese, col Gargano da un lato e il monte Liburno dall'altro che l'adombra colle alte cime. Questa nobile città di Puglia è grande, cinta d'antiche mura mezzo dirute, con due porte delle sette che aveva un tempo, mediocremente fabbricata, è però di bell'aspetto, con molti edifizi privati grandiosi, lunghe e spaziose vie che stendono anche pe' suoi sobborghi, e vanta ricche famiglie. La cattedrale è dedicata a Maria Vergine, ed è moderno edifizio con battisterio. Vi sono tre altre chiese parrocchiali ed altre chiese elegauti, e conventi, l'ospedale, il seminario ed altri pii e scientifici istituti. La città di San Severo (Fanum Sancii Severi) fu fabbricata nel medioevo, e ne' suoi dintorni il normanno Roberto Guiscardo riportò, nel 1053, una vittoria segnalata sulle milizie coudotte da san Leone IX contro i Normanni che devasta»
      ^.ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (415/463)






S. Lucano Potenza Lago-negro S. Marche Macerata SAN SEVERINO Gaetano Napoli Se-miuario Nola Seminario Sanseverino Sanseverino Napoli Sanseverino Saggio Cousin Riflessioni Kant Spinoza Spinoza Ccontro Lameuuaix Santi Padri Sanseverino Tommaso Descartes Francia Sanseverino Prisco Napoli Napoli Italia Francia Belgio Germania America Philosophia Christiana Agostino Tommaso Elementa Christiana Signorielio Sanseverino Università Napoli Provitera Sanseverino Napoli Foggia Capitanata Apricena Caguano Ve-rano Casteluuovo Celenza Valfortore Rodi San Giovanni Rotondo San Marco Lamie San Ni-caudro Garganico San Severo Serracapriola Torre Maggiore Vico Gargano Calcante Podalirio Radicosa Triolo Candelaro Gargano Liburno Puglia Maria Vergine San Severo Fanum Sancii Severi Roberto Guiscardo Leone IX Normanni Qle Lucano Città