Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1218 sannio e sannlflbabilmente di buon'ora, leggendosi nel Libro delle colonie, sot o un separato capitolo Ctritate8 Re-gionis Samnii, inchiusevi sotto questo nome le città dei Peligni, e quelle puranco dei Freutani (Notit. Dign., il, p. 9, 10; Lib. colon., p. 259). In un'altra parte poi dello stesso documento, derivato certo da differenti fonti, le città sannitiche vengono classificate sotto il capitolo Campania ; ma quest'unione, se mai veramente esistette, potè essere stata di brevissima durata. La provincia del Sannio (provincia Samnii) incontrasi sovente nelle iscrizioni del iv secolo, ed era governata da un pubblico funzionario col titolo di preside (prases. Mommsen, De lib. colon., p. 2(»6). Continuò la stessa denominazione dopo la caduta del romano Impero, ed il nome di Sannio, come di separata provincia, riscontrasi ed in Cassiodoro ed in Paolo Diacono (Cassiod., Var., xi, 36; P. Diac., tìist. Lang., ii, 20). Le sole città ancora considerevoli alquanto in esso, ai tempi del secondo scrittore, erano Aufi-dena (oggi Alfidena), Esernia (JEsemia, oggi l8ernia) e Benevento (Beneventum) ; anzi quest'ultima era divenuta sotto i Longobardi la capitale di un ducato indipendente e forte, che Bopravvisse di molto all'estinzione del regno longobardico nel N. dell'Italia. Ma nei rivolgimenti e sconvolgimenti del medio evo scomparve ogni traccia e del nome e degli antichi confini del Sannio. Sul cominciare del secolo presente ne fu risuscitato il nome, ma non indicava se non se quel territorio che dai tempi feudali si addimandò Contado o Contea di Molise, mentre nell'antico Sannio era compreso anche l'odierno Principato Ultra; i moderni confini del Sannio non hanno dunque relazione di sorta colle antiche divisioni, e gran parte del sannitico territorio è inchiusa oggidì nella Terra di Isivoro, mentre un angolo al N. 0. viene assegnato agli Abruzzi. Non odesi oggi nominare il Sannio che dagli archeologi e dagli eruditi, e secondo la divisione amministrativa del regno d'Italia, a cui appartiene, forma la provincia di Molise, che così si appella, del pari che Contado o Contea di Molise, o da Molise, antica città sannitica, oggi villaggio con soli 678 abitanti, o da Ugone di Mo lisio, uno dei più potenti conti normanni sotto Ruggero I ; all'epoca di Federico chiamavasi Co-mitatus Molisii,eiu riputata sempre la più ristretta provincia di tutte le altre; ne parleremo diffusamente a suo luogo (V. Molise). Dicemmo dei fiumi del sannitico territorio laddove notammo le catene ed i gruppi dei monti da cui scaturiscono; e qui solo avvertiamo che, tranne il Calore ed i suoi tributarii, i quali appartengono intieramente al Sannio, gli altri tutti percorrono anche le terre di altri popoli prima di versarsi in mare. Cosi, per esempio, il Sangro ed il Tigno, abbandonati i monti del Sannio, passano per la regione dei Fren-tani, e poi si gettano nell'Adriatico. Dall'altro lato poi della catena centrale, il Volturno col Calore 3UO affluente, ed i tributarii di questo, il Sabbato ed il Tamaro, trascinano tutte le acque degli Appennini sannitici, le quali precipi tansi nel iriare Tirreno, la topografia del Sannio è la più oscura e confusa di quella di qualunque altra parte d'Italia, per la ragione dei sovvertimenti territoriali
      prodotti dalle continue guerre, invasioni e deva, stazioni, di modo che molti nomi ricordati da Livio ed altri, durante le guerre primitive fra i Romani ed i Sanniti, non ricompariscono mai più. Ecco pertanto quelli delle principali città sannitiche: 1° Boviano, capitale de'Pentri, ora Bojano, a'piedi dell'alto monte Matese, presso le sorgenti del Ti-ferno. Secondo Tito Livio (ix, 3), Boviano era una ricca ed importante città ; e resta tuttora una parte delle sue mura, costrutte con pietre poligone irregolari. 2° Esemia, oggi Isernia, situata sul lato opposto od occidentale del monte Matese. 3° Allife, ora Aliti, situata al sud d'Esernia, nella valle del Volturno. 4° Malvento, chiamato dipoi Benevento (V). 5° Gaudio, distrutta da un pezzo, che sorgeva pre880 il moderno villaggio d'Arpaja, sulla strada da Benevento a Napoli. 6° Eclano, nel paese de-gl'Irpini, di cui veggonsi gli avanzi a Mirabella, presso Frigento, non discòsta dal lago sulfureo di Ampsaruto, nel gruppo di montagne che sorgono tra Basilicata, l'Apulia e i due Principati; Virgilio [JEn., vii, 563) dà una bella descrizione dei fenomeni di quel lago, ora detto Mefiti. 7° Teletia, oggi Telese, presso le sponde del fiume Calore. 8° Aufidena o Alfidena, capitale de'Caraceni, situata nella valle del Saco o Sungro, dove c'è on villaggio che porta tuttora il nome di Alfidena. 9° Acudunnia, nel paese degl'Irpini sul sito della moderna Lacedogna,sul confiue dell'Apulia. ÌO°Tau-rasio, situato sul Calore, dove sono ancora conii-derevoli avanzi e parecchie iscrizioni sepolcrali presso il moderno villaggio di Taurasi ; e dure Pirro fu sconfitto da Curio Dentato. 11° Compsn, ora Conza, situata in luogo forte presso una delle sorgenti dell'Aufido, l'odierno Ofauto. 12° Sepino, sulla montagna all'ovest di Boviano. 13° Abellino, ora Avellino. 14° Lavino, nel paese de'Frentani, non lungi dal Larino odierno. 15° 1 stonio, presso la presente città di Vasto. 16° Ansano, i cui avanzi trovan8i su d'un colle presso la città di Lanciano, e più oltre al nord. 17° Ortona, che ritenne il sno nome, ed era la città più forte de'Frentani. Tutto il paese dei Sanniti era assai popolato e sparso di città o grossi villaggi, di molti de'quali più non resta che il nome.
      1 Sanniti misero più volte in armi fino ad 80,000 uomini ; e la forza loro principale consisteva nella fanteria. Il loro governo era una specie di aristocrazia, nella quale esercitavano grande influenza i sacerdoti. Tito Livio (x, 38) fa una viva pittura delle cerimonie religiose con cui preparavansi alla battaglia e delle tremende imprecazioni minacciate a chi volgesse il dorso all'inimico. Altrove (ix, 40) egli descrive l'esercito de'Sanniti splendidamente abbigliato con scudi a rilievi d'oro e di argento, e belle tonache colorate; e (x, 46)parla di una stragrande quantità di rame coniato, tolto loro dal giovane Papirio ; il che tutto dà a divedere cbe i Sanniti non erano più un popolo rozzo, ma che conoscevano le arti del lusso, imparate probabilmente per mezzo delle loro relazioni coi viciui Greci di Taranto e della costa della Campania. Ma essi non si diedero mai alla effeminatezza e alla dissolutezza come i Campani, e ritennero fino all'ultimo il loro carattere di faticosi,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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Libro Ctritate Re-gionis Samnii Peligni Freutani Notit Lib Campania Sannio Samnii Impero Sannio Cassiodoro Paolo Diacono Cassiod Var Diac Aufi-dena Alfidena Esernia JEsemia Benevento Beneventum Longobardi Bopravvisse Italia Sannio Contado Contea Molise Sannio Principato Ultra Sannio Terra Isivoro Abruzzi Sannio Italia Molise Contado Contea Molise Molise Ugone Ruggero I Federico Co-mitatus Molisii Calore Sannio Sangro Tigno Sannio Fren-tani Adriatico Volturno Calore Sabbato Tamaro Appennini Tirreno Sannio Italia Livio Romani Sanniti Boviano Pentri Bojano Matese Ti-ferno Tito Livio Boviano Esemia Isernia Matese Allife Aliti Esernia Volturno Malvento Benevento Gaudio Arpaja Benevento Napoli Eclano Irpini Mirabella Frigento Ampsaruto Basilicata Apulia Principati Virgilio Mefiti Teletia Telese Calore Aufidena Alfidena Caraceni Saco Sungro Alfidena Acudunnia Irpini Lacedogna Apulia Tau-rasio Calore Taurasi Pirro Curio Dentato Compsn Conza Aufido Ofauto Sepino Boviano Abellino Avellino Lavino Frentani Larino Vasto Ansano Lanciano Ortona Frentani Sanniti Livio Sanniti Papirio Sanniti Greci Taranto Campania Campani Qle Mommsen Molise Tito