Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAN MINIATO AL MONTE (CHIESA DI)
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      presema un Cristo seduto; alla sua destra sta la Vergine ed alla sinistra san Miniato, ameudue in piedi. Fra i pilastri laterali, cerchi concentrici circondano finestre rotonde (V. Tavola citata).
      Il frontone, che non è precisamente triangolare, è sorretto alle sue estremità da figure in mezzo rilievo e di cui le braccia alzate par reggano una modanatura ornata di opera di commesso. Nella medesima elevazione del frontone regna uua serie di arcate rilevate in marmo; quella di mezzo è ornata con piccolo rosone.
      Sopra questa arcatura cinque spartimenti qua drati, abbelliti di rosoni « di simboli allegorici, formano nel timpano del frontone una seconda zoua orizzontale terminata da due chimere, figurata ciascuna in un triaugolo. La decorazione si termina nell'angolo superiore con gran croce greca che pongono in mezzo faci disposte tre per tre. Uua bella cornice ornata di modiglioni incorona l'edifizio; sopra l'acrotero sta un'aquila. Le faccie laterali non hanno altra decorazione che finestre centiuate in mattoni.
      L'interno della chiesa di San Miniato è d'un effetto molto pittoresco, come si può scorgere dalla veduta prospettica che rechiamo (V. Tav. CCCLXlI); la ricca armadura apparente che corre luugo la navata principale, i grandi archi che ne rompono la mouotonia, i numerosi spartimenti in marmo che stendousi sulle pareti laterali fino al brillante mosaico dell'abside, finalmente l'elevazione del coro sur una cripta profonda, l'altare ornato di quadri e dorature, producono un movimento di linee, un effetto d'ombre e di luce di cui l'aspetto è sommamente variato e gradevole.
      Come abbiam detto più sopra parlando della pianta, la distribuzione interna è a un depresso quella d'una basilica latina; però lo spaccato longitudinale si divide in tre sezioni uguali, contenente ciascuna tre arcate formate di colonne monoliti sorreggenti archi a tutto sesto, inquadrati di archivolti in marmo verde; spartimenti incrostati li accompagnano fino ad una prima cornice architravata, che regna in tutta la estensione della chiesa; un attico ricorre sopra questo coronamento ornato di quadrellini e di rombi in marmo di due colori. Più in alto si presenta la serie numerosa delle finestre che illuminano la gran nave, inquadrate ed ornate come gli spartimenti.
      Quattro cavalietti sostentano in ogni sezione il tetto dell'edifizio. I travi sono sorretti da ricche mensole doppie o semplici, secondochè sono collocate sotto le asticciuole o sotto i correnti; la pittura e la scultura hanno ornato codesti travi di animali, iscrizioni religiose ed ornamenti correnti di bellissimo effetto. Un palco angusto formante un ponte in tutta la lunghezza della chiesa serve alla sorveglianza del tetto, e sonvi dipinte delle aquile per porlo in armonia col rimanente.
      Le tre sezioni, contenenti ci»-s^una la sua parte delle disposizioni che abbiamo descritte, sono separate fra di loro prima da grandi colonne che si alzano co'loro capitelli fino alla cornice di cui è ornata tutta la gran nave, poi da grandi archi che stendonsi da un muro all'altro, e sono tangenti all'armadura. Ogni arco trionfale è sormontato daun timpano triangolare ornato di marmi impiallacciati e sposante la forma del pari che le proporzioni dei cavalietti a fiue di sorreggere le estremità dei correnti; essi sono bucati nel mezzo pel servizio del ponte.
      Il pavimento marmoreo stendesi dalla porta principale della chiesa fino al magnifico altare ornato di subbietti della Passione di mano di Giotto (V.); esso è accompagnato da un ciborio ornato di colonne e pilastri che sorreggono il coperto a vòlto arricchito di molti cassettoni; un'aquila ed una gran croce dorata occupano la cima. Oltre questo altare e verso il principio della terza sezione graudi arcate basse mettono alla confessione, o chiesa inferiore, alla quale disceudesi mediante sette gradini. Questa cripta, costrutta per ricevere il corpo del sauto martire patrono della chiesa, è ornata con lusso da trentasei colonne che ne sorreggono le volte ; la poca luce che riceve le dà un aspetto religioso che invita alla preghiera.
      Sopra la confessione tutto il suolo della chiesa si alza ad una grande altezza per sorreggere il santuario, cui si accede mediante due grandi scalinate marmoree, gueruite d'incrostazioni di colore e situate nelle navate laterali. Uua prima cinta angusta, e che occupa tutta la larghezza dell'edifizio, si sviluppa in cima ai gradini e coutiene l'ambone dove leggevasi l'evangelo. È un vero giojello dell'arte, tutto di marmo e coperto di scolture e mosaici, e tanto importante che merita una descrizione particolareggiata.
      Alla sinistra del coro, presso il pilastro della terza sezione, ergonsi due colonnette che sorreggono la parte anteriore della cattedra; la faccia opposta s'appoggia sul cancello a chiusura del coro (Tavola CCCLXI) ; una gran tavola di marmo di forma quadrata ed ornata di ricche modanature forma il palco inferiore ; sopra ciascuna delle sue faccie ergonsi verticalmente due larghi cassettoni ornati di finissimi intagli che inquadrano un lavoro brillante di commesso, nel centro del quale spicca rilevato un bel rosone marmoreo; una cornice ornata di modiglioni corre sopra il fregio ed incorona l'insieme della costruzione. Sulla faccia dell'ambone parallela all'asse della chiesa furono scolpiti in grande rilievo tre degli attributi degli evangelisti, disposti nella maniera seguente: il leone di san Marco appoggiato sopra una mensola saliente fa sgabello all'angelo di san Matteo, di cui la testa è incoronata da un capitello su cui riposa l'aquila di san Giovanni con ali tese e sorreggenti il leggìo dei vangeli. La scoltura di questi tre emblemi indica l'arte dei marmorini romani (V. Cosmati) del pari che tutta quella che scorgesi sulla facciata dell'edifizio. Si arriva all'ambone mediante una scala situata nel primo iutercolunnio della terza sezione.
      Al termine del coro comincia la terza sezione della chiesa, ben diversa dalle altre due per le colonne tozze e grosse che sorreggono le arcate, assetto cagionato dall'elevazione del suolo.
      11 pavimeuto del santuario, composto di marmi preziosi, si divide in compartimenti, alcuni dei quali contengono arabeschi ; un' iscrizione con la data del 1207 indica l'epoca della Bua costruzione.


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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