Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (383/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1200
      SAN CONO - SAND (AMANTINA, LUCILLA, AURORA DUPIN, DETTA GIORGIO)
      acque e nei pantani dei paesi caldi, come la Spagna, l'Africa e l'Italia meridionale, e sebbene si avvicini nelle forme alla mignatta comune, ne differisce però per l'armatura della bocca, che non gli permette d*infiggersi sulla pelle dei bruti, e neppure su quella dell'uomo, e solo può attaccarsi alle mucose, onde succhiare il sangue, rimanendo infisso per più giorni di seguito in luoghi- cosi abuormi e lontani da quelli che gli sono abituali. 11 dottore Ebrard. cbe molto utilmente si è occupato dell'allevamento delle sanguisughe, dimostrò che questi anelidi, pervenuti ad.un certo periodo della loro vita, hanuo bisogno di succhiar saugue per render compiuto lo sviluppamene dei loro organi geuera tori, e poter rimanere fecondi. In tale periodo di parasitismo temporaneo, ma necessario, possono arrecare più o meu gravi danni ai nostri domestici quadrupedi, siccome ebbero ad osservare alcuui veterinari italiani e stranieri, e fra questi particolarmente il già citato Lemichel, il quale ha pur anco insegnato il modo di purgare dalla sanguisuga nera le acque in cui bì vogliono abbeverare ì cavalli, importando cioè nelle medesime alcuui pesci (anguille o ciprini dorati), che in poco tempo ue procurano la distruzione. Il veterinario Rodet afferma che le sanguisughe entrano nella bocca o nelle narici del cavallo nell'atto in cui egli sorbisce l'acqua per dissetarsi, e quindi vanno a fissarsi io diverse regioni della bocca, e specialmente alla faccia interna delle guance e delle labbra, sulle gengive iu vicinanza dei denti molari, ai lati ed al dissotto della lingua, non che alle fauci, alle pareti delle cavità nasali, e perfiuo a quelle della laringe. I sintomi che più volte lo portarono a giudicare della preseuza di detti parasiti iu quelle località, erano rappresentati dalla uscita del sangue, dal rifiuto di ogui genere di alimeuti, od almeno dalla difficoltà evidente della preeusione e della masticazione del cibo, e dalla prolungata ed abbondante salivazione, fenomeno questo cbe rende ra giouevole il sospetto della infusione di corpi stranieri nelle ferite lasciate dalle sanguisughe. Uua sola volta ebbe ad osservare una tosse convulsiva e ribelle che durò otto giorni, ed era cagionata da una di queste sanguisughe infisse nella laringe di un cavallo, la quale non cedette se uon allorquando fu estratto il parasi la per mezzo di uua lunga pinzetta.
      Tra le più notevoli osservazioni di sanguisughe penetrate nel'e parti interne del corpo dei quadrupedi, merita special meuzioue quella iustituita dal Forthomroe nelle vicinanze di Madrid, e riportate nella raccolta francese di mediciua veterinaria del 1828. Iu uu distaccamento di veuti cavalli se ue videro quattordici gravemente indisposti e tristi, i quali rapidamente deperivano, benché l'appetito non fosse notevolmente scemato. Uu'attenta ispezione gli fece rinvenire iu cinque di essi uu vero ammasso di sanguisughe entro la bocca e le nari, e quantunque nou ne vedesse alcuna sugli altri uove, sospettò cou ragioue che in questi i parassiti si fossero portati più in basso, ed infatti in due che veuuero a soccombere, notò le segueuti lesioni: i muscoli scolorati e rammolliti, i visceri tutti siccome leggermente macerati, la presenza nello sto-
      maco di pochi alimenti mal digeriti e commisti a sangue di fetido odore, e nell'interno della laringe e dell'aspera arteria quella di veutidue san guisa-glie, di trentotto nelle fauci e nel fondo delle narici, e undici collocate contro la faccia anteriore del velo del palato.
      Ogniqualvolta pertanto occorrano di simili accidenti, deggiono i veterinarii tentare ogni mene per operare l'estrazione, o produrre la morte dei parasiti, sia che ciò possa farai colle mani avvolte da un pezzo di tela, onde non abbiano dessi a scivolare, o con una delle pinzette dette ad anelli, o che occorra di mettere in uso altri mezzi di pit incerta riescita e di più difficile applicazione. Si annoverano fra questi l'operazione con cui si porta a contatto loro della stoppa imbevuta di una decozione di tabacco o di olio d'olivo, oppure si asperge il loro corpo con polvere di salmarino. la quale viene spinta col mezzo di adattato tubo, o si injetta acqui salata od acidulata coll'aceto comune, od anco il suindicato decotto. Quaudo poi si sospetta la presenza delle sanguisughe in parti profondamente situate delle vie aeree, consigliarono alcuni di usare le fumigxzioni irritanti di tabacco oppure di Scilla.
      Vedi : E r col ani Nuovi elementi teorico pratici di medicina veterinaria — Cnvier, Règne animai, an-nélides (pag. 49) — Huzard e Pelletier. Journal de pharmacie (marzo 1825) — Lemichel, Bullrtin de la Sociéténationale de médecine vétérinaire ( IH52)
      - Rodet, Recueil de médecine vétérinaire (1827)
      — Idem, Sonété médicale d'émulation (1826).
      SANHEDRIN o SINEDRIO (stor. ebr.). - Parolaebraica formata dagli Ebrei ellenisti sul greco w véSpiwv, che significa assemblea. Al tempo di Gesù Cristo inteudevasi per sanhedrin il tribunale sapremo degli Ebrei, civile ed ecclesiastico insieme, secondo gli uni istituito da Mosò, e secondo gli altri solamente dopo la cattività, ma ad ogni modo riordinato al tempo dei Maccabei. Si compouevadi settantun membro (sacerdoti, leviti, dottori della legge o anziani), presieduti dal gran sacerdote, e si adunava tutti i giorni, eccettuato il sabbato, nel tempio presso il tabernacolo. Le decisioni si prendevano a maggiorità di voti e sulle dichiarazioni orali di due testimonii almeno. Erode tolse al sinedrio molta parte di autorità, ed i Romani gliela diminuirono ancora di più. Distrutto che fu il tempio, il siuedrio errò per alcun tempo in varii luoghi, e fiuì per istabilirsi a Tiberiade. I tribunali inferiori al sinedrio, sia a Gerusalemme che nelle altre città della Giudea, si chiamavano piccoli sanhedrin.
      Napoleone avendo fatto il disegno di rigenerare gì' Israeliti degli Stati suoi o di determinare i diritti ed i doveri, couvocò pel 30 maggio 1806 sotto il nome di gran sanhedrin un certo numero di rabbini e di notabili, italiani e francesi, con intendimento di accostare gli Ebrei ai Cristiaui riformandone la liturgia e la legge cerimoniale. Se non cbe la guerra distogliendo l'imperatore da questo pensiero, non gli diede agio di far eseguire compitamente le risoluzioni di tale assemblea, che si sciolse al mese di aprile del 1807.
      SANICULA < bot. ). — Genere di piante della famiglia delle ombrellifere, divisione delle ortosper-macee, e tipo della tribù, delta saniculee.
      t^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (383/463)






Spagna Africa Italia Ebrard Lemichel Rodet Forthomroe Madrid Scilla Nuovi Règne Pelletier Bullrtin Sociéténationale Recueil Sonété Ebrei Spiwv Gesù Cristo Ebrei Mosò Maccabei Romani Tiberiade Gerusalemme Giudea Israeliti Stati Ebrei Cristiaui Qle Huzard Journal Lemichel Erode