Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (381/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1198 SANGUE (CIRCOLAZIONE DEL) - SANGUlNELLO o CORNIOLO SANGUIGNOtare al primo aspetto cbe rappresentino un altro ordine di principii solidi cellulari. Forse è cosa naturale che se ne incontrino anche nel sangue sauo dei rari esemplari, che giustificarono l'idea espressa da alcuni, essere la loro presenza una prova del continuo riugiovanire del saugue stesso. Ma la loro copia eccessiva nella cianosi, nelle febbri tifoidee e putride degli operati, in tutte insomma le infermità che finiscono con un rapido esaurimento della massa sauguigna, è prova evideute che dinotano la distruzione dei priucipii solidi che la costituiscono (Virchow). Se poi a determinare questi effetti di distruzione, le sostanze venute dal di fuori agiscano direttamente a modo di veleno sovr'essi, ovverò come reattivi sui componenti chimici del liquido, fino a generare dei prodotti nuovi morbosi che li intacchino, li corrompano, od almeno li rendano iuetti a ricostituirsi fisiologicamente, dovrà essere soggetto di nuove e certo non facili investigazioni.
      Riassumendo per ultimo le idee qua e là notificate sovra alcuni soggetti più importanti della patologia del sangue, si potrebbe affermare: 1° che la clorosi, di cui non sono in tutto evideuti le cause intime, si distingue dalla leucemia per ciò, che in quella esiste una vera deficienza di corpuscoli sanguigni senza un evidente divario comparativo fra i rossi e gl'incolori, laddove in questa sono gl'incolori in numero proporzionatamente maggiore, sebbeue affatto normali. Per la qual cosa la prima dimostrerebbe un difetto di produzione di leucociti negli organi destinati a fornirli, la seconda invece una sospensione in essi d'ulteriore sviluppamento ; una permanenza nello stato primitivo colà dove dovrebbero trasformarsi in globuli rossi. — 2° Che quella classe di disordinamenti che deriva da modificazione chimica di questi globuli, per la quale sono resi inabili ad assorbire l'ossigeuo, si ha tutta la ragione di credere che siano da attribuirsi a'priucipii trasportati nella correute sanguigua, ove agiscano in modo di potenze distruggitrici, non altrimenti che l'arte ottiene mediante certi reattivi, quali souo l'idrogeno arsenicale, l'acido idrocianico, l'ossido di carbouio, e somiglianti.
      Intorno al saugue rimandiamo il lettore alle opere di fisiologia , spscialmeute moderne di Wagner, Budge. Valentin, ecc., alle descrizioni de'microtomisti Gerlach , Kdlliker , Henle, Douders, Vogt, Remak, ecc.; all'articolo Sul sangue ue\Y Hand-MOÒrterbuch der Physiologie di Wagner, compilato da Hasse, agli scritti speciali di Malpighi. Hewson, Leuwenhoeck, Home Bauer, Della Torre, Polli, Bel trami, Lebert, ecc., ed alla Patologia cellulare di Virchow.
      SANGUE (circolazione del) (fisiol.). V. Circolazione e Jenner.
      SANGUE DI DRAGO (mat. med.). — Succo resiuoso che si ottiene per incisione da diverse piante, ap-parteueuti. specialmente al genere dracena e pterocarpo. Fu dagli antichi adoperato in medicina e tenuto in gran pregio come astringeute nelle emorragie, per una di quelle bizzarre analogie di nomi, che fecero trovar relazioni ancora più straue fra la virtù pretesa d'un farmaco e la malattia a cui si opponeva. L'osservazione e la pratica dei mo-
      derni non confermano la pretesa facoltà emostatica del sangue di drago, e il suo uso fu quasi sbandito dalla medicina come di sostauza inefficace. L* utilità, più reale di questa resina sta nell'applicazione sua alle vernici, e in altre manipolazioni delle arti, felssa si spaccia in commercio in tre forme, cioè di borsette avviluppate entro foglie di palma, in bastoni parimente vestiti di foglie, e in pani o masse informi. È di color bruno rosso, opaca quando è in massa, e rutilante quando è in polvere ; bruciaudo tram&uda uu leggiero odore di benzoino: si scioglie nell'alcoole e lo colora in rosso.
      SANGUE DI SALAMANDRA (miner.). - Cosi chia-mavasi uua volta l'aunauto e l'acido nitrico saturo di vapori nitrosi.
      SANGUE DI SAN GIOVANNI (mat. rnedX - Cocciniglia che si raccoglie dalla quercia crocifera nell'onomastico di tal santo.
      SANGUIFICAZIONE >fisiol). V. KmatssL
      SANGUIGNO SUDORE < patol.). — Si dà questo nome, o quello greco corrispoudeute di ematridosi alla esalazione sanguinolenta che si effettua alla superficie della pelle. 11 sangue in tal caso non è nè infiltrato nella spessezza della pelle , nè deposto sotto di essa o sotto l'epidermide, ma esalato dai pori come il sudore. 1 fatti che si narrano a confermare l'esistenza di codesta rariRsima e singolare alterazione furono da molti rivocati in dubbio, ma troppo autorevoli souo gli scrittori che li attestano, per negar loro ricisamente ogni fede. Lerouz fa meuzioue d'un operajo di Sèvres, il quale trapelava goccioline di saugue dalla pelle ogniqualvolta che si esponeva agli ardori della fornace da porcellana; Mulgrave , Mercato, Huxham , Zacuto Lusitano, Hodges narrano di sudori sanguigni sopravvenuti alla soppressione dei flussi mensili. Ad ogni modo, la storia delle emorragie della pelle è tuttora così imperfettamente conosciuta, che sarebbe prematuro qualsiasi giudicio o qualsiasi teorica spiegazione, essendo assai difficile, senza nuove e più accurate osservazioni, stabilire se veramente l'emorragia di che trattasi sia del geuere degli spandimenti sanguigni che accompagnano lo scorbuto ed altre febbri gravi, opure una sempiine eaalazioue.
      SANGUIGNO TEMPERAMENTO {fisiol.). V. Temperamento.
      SANGUINARIA (bot.). - Genere di piante della famiglia delle papaveracee, tribù delle argemonee, che et» ette un succo di colore sanguigno.
      SANGUlNELLO o CORNIOLO SANGUIGNO (Cornus sanguinea) {bot. industr.). — Piccolo arbusto che abbouda in Italia, spontaneo nelle selve e nelle macchie dei luoghi incolti, e allevato in molte siepi di tutte le campagne. 11 suo leguo è durissimo e saldo, simile al corno, onde è venuto il nome di corniolo; e si dice poi sanguigno dal color rosso carico che aquistano i rami, specialmente uelle parti loro dal sole più battute. Questo arboscello ba fusto rotondo, liscio, dritto e molto ramoso, con rami lunghi e pieghevoli. Le sue foglie stanno attaccate cou rosso picciuolo, e sono ovali appuntate, presentano molti nervi o costole e margiue intero. La superficie o pagina superiore delle foglie è liscia e molto verde ; al contrario, la pagina inferiore è un poco pallida, con sottili peli, onde si dice pu-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (381/463)






Virchow Wagner Budge Gerlach Kdlliker Henle Douders Vogt Remak Y Hand-MOÒrterbuch Physiologie Wagner Hasse Malpighi Leuwenhoeck Home Bauer Della Torre Polli Bel Lebert Patologia Virchow Circolazione Jenner KmatssL Rsima Sèvres Mulgrave Mercato Huxham Zacuto Lusitano Hodges Temperamento Cornus Italia Valentin