Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SÀNGUE
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      dente dal sesso e dalla mauiera di vivere e nn- i tri rsi, esistouo in esso delle differenze intrinseche nella sua crasi. 11 sangue femmiueo è sempre più ricco di acqua del maschile, ha più sali e minor copia di ematina. Col crescere dell'età la colesterina aumenta iu aiubidue i sessi. La quantità di sangue acceunata sopra sembra indispensabile per l'economia delia vita, la quale si disordina sempre che sia senza uno scopo utile diminuita. L'uomo non può sosteuere la perdita improvvisa di 4 5 chil. di sangue, ma può sosteuere uua perdita doppia se si fa leuta e a riprese. La morte rapida uel primo caso non dipende dalla mancata nutrizione delle singole pajti del corpo, perchè è molto più leuta quaudo l'individuo è sottoposto al perfetto digiuno; masi devesi attribuire alla deficiente concorrenza del necessario volume di ossigeno, che nelle emorragie improvvise ha luogo ad un tratto con depauperamento di questo priucipio negli organi del sistema nervoso. Ciò mostrano anche le asfissie carboniche, nelle quali la morte è pure un rapido effetto della maucaute ossigenazione del sangue.
      Come da centro da cui partono tutti i mezzi di riparazione dell'organismo auimale, dal suo plasma si sprigionano tutti gl'iufiniti materiali di secrezione, che servouo al movimento delle fuuzioni corporee. È perciò mantenuto iu un coutinuo movimento circolatorio entro a canali chiusi e continui, dai quali non esce mai iutero, cioè cou tutti i suoi elementi anatomici. Centro di questa circolazione è il cuore, che a guisa di pompa aspirante e premente lo richiama nelle sue cavità dall'albero venoso per ispiugerlo nell'arterioso in due trouchi prunarii couteniporaueaineute, il polmonare e l'aortico. 11 sangue spinto per l'arteria polmonare, essendo quello che è reduce dalle vene cave, e perciò impoverito di tutti i principii versati per la uutri-zioue dei tessuti e degli organi, sebbene sia ricostituito con nuovi elementi preparati specialmente nel circolo epatico-addominale, è tuttora inabile a sostenere la vita, perchè di natura ancora ridondante di principii carbonici. 11 vero sangue rifatto nella sua perfezione normale è quello che entra nel tronco aortico, procedente dalle vene polmonari, dopo avere assorbito l'ossigeno, ed espulso l'esuberante copia dei principii carbonici auzidetti. Noi non faremo la storia della circolazione del sangue, perchè la crediamo abbastanza nota per quauto è detto nell'articolo Circolazione del saague, ma ci limiteremo alla circolazione capillare, che può dirsi la vera officina delle funzioni riparatrici {Iella vita animale.
      I vasi ultimi arteriosi, e molto più i medii e maggiori, non sono che i tubi di trasporto del sangue; il quale può forse soffrire dei cangiamenti nel suo miscuglio durante il tragitto per essi, ma d'un ordine puramente meccanico ed idraulico. Le ^perdite che soffre questo liquido nella sua circolazione si effettuano a traverso le permeabili pareti dei vasi capillari, ultimo tramite dell'albero arterioso continuo alle radici dell'albero venoso, e che per singolare struttura e disposizione anatomica può dirai un sistema speciale. I vasi capillari essendo costrutti unicamente di uba membranaamorfa, la così detta tonaca fondameutale, senza strati contrattili e senza rivestimento speziale (avventizia), analoga ne' suoi caratteri al sarcolemma delle fibre muscolari, presentano perciò una permeabilità di parete, che li rende atti a lasciar passare per esosmosi gli elemeuti del saugue ridotti allo stato liquescente e vaporoso. Oltre a questa condizione essenziale e primaria, vi è una condizione non meuo importante nel particolare ordimento retiforme di questi canali. Ogni organismo animale presenta una maniera speciale d'mretirsi di questi vasellini, combinata ad uu diametro diverso dei loro piccoli lumi, secondo la natura stessa dell'organo. Questo diametro varia da i/1TO di millim. a 5/i7o di millim., e perciò le correnti che iradu-couo si limitano ad una sola filiera di globuli, o ne lasciano passare molte tiliere. Quauto più ricco di reti capillari è uu orgauo, tanto più euergica è la sua fuuzione; loccbè non vuol dire che l'importanza della fuuzione stessa stia in ragioue diretta soltanto del diametro dei vasellini, ma sì veramente della stipatezza delle reti che formano.
      I vasi capillari nou finiscono mai ciechi od aperti con estremità boccheggianti nella spessezza dei tessuti, come si è pensato un tempo, ma formano sempre canale chiuso. La preseuza di vasi sierosi, cioè di sottili proluugameuti cavi atti soltanto a condurre il plasma del saugue, esclusi i globuli, è uu'idea non ancora sostenuta dai fatti; forse quei tènui capillari, che si presero per tali, sono capillari temporarii che hanno cessato d'essere pervii (come souo i vasi corueali degli embrioni) ovvero sono i canaliculi che formano proluugamento alle cellule di qualche tessuto (per esempio quelli degli o8teoplasti).
      II sistema dei capillari comincia adunque, da un lato, ove fluiscono le arterie ultime di possedere strati contrattili, dall'altro, dove cominciano le venuccie periferiche a rivestirsene. È un tratto intermedio che non può dirsi appartenga più presto all'uno che all'altro dei due alberi vascolari. 1 tipi cbe preseuta nelle sue forme souo quelli di reti a maglie larghe ed ovali (membrane sierose) ; di maglie rotondeggianti e stipate (membrane mucose); di anse semplici o molteplici (cute e suoi prolungamenti); di parallelismo regolare dei vasellini, con tralci comunicanti ad angolo retto od acuto (nervi e muscoli); di aggomitolamenti per divisione di un vaso generatore cbe si ricostituisce uuico più.tardi (reni); di inferenza entro rigonfiamenti baccati di vene periferiche (organi erettili), e via discorrendo ; per cui un occhio esperto indovina ben presto l'apparato organico a cui la data rete capillare appartiene. Questa rete forma Bempre un importante elemento di costruzione di qualuuque organo, e spesso (per esempio nei corpi glandulo8Ì) il più essenziale.
      Quaudo si guarda col microscopio la circolazione capillare delle parti trasparenti di qualche animale (mesenterio o zampe natatorie delle rane, ecc.), si scorge che la filiera dei globuli corre sempre lungo Yasse del canaletto, e che la periferia, ossia la parte più prossima alla parete, è occupata dal plasma (spazio di Poiseuille). Non si trovano in questo spazio che qua e là i globuli bianchi, comet^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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