Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1)84 SAN FERDINANDO DI PUGLIA — ÒANGALLO o SAN GALLO (GITÌL. GIAMBERTl DA)
      le sue opere, scritte io odo stile sì paro, che alenai le pareggiarono a quanto il sedicesimo secolo produsse di più perfetto iu tal genere. Esse hanno per titolo: Clio divina (Napoli 154l,in-4°,e 1567, in-8°); Campania (ivi 1562, 1596, 1636, in-4°): poema latino dedicato alla città di Capua, che regalò all'autore cinquanta ducati; la migliore edizione è quella di Napoli 1796, in-8°, arricchita di note e di una traduzione italiana di Girolamo Aquino.
      Vedi : Tafuri , Scrittori del regno di Napoli (voi. in) — Soria, Memor. degli scrittori napolitani (voi. li, p. 543) — Wadding, Script, ord. Minorum — Notizia nell'edizione del 1796.
      SAN FERDINANDO DI PUGLIA (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Foggia, con 4534 abitanti.
      SAN FILI (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Cosenza, con 3760 abitanti.
      SAN FILIPPO (geogr.), - Comune in provincia e circondario di Messina, con 3325 abitanti.
      SAN FILIPPO DI ACONCAGUA (geogrj. - Città del Chili, capoluogo di dipartimento. Abitanti 14,000.
      SAN FIORANO (geogr.). — Comune nella provincia di Milano, circondario di Lodi, con 1560 abitanti.
      SAN FIOR DI SOPRA (geogrx — Comune nel circondario di Couegliano, provincia di Treviso, con 2830 abitanti.
      SAN FIORENZO (geogr.). — Comune in Corsica, cir-condurio di Bastia, con 1700 abitanti.
      SAN FLORO (geogr.). — Comune nel circondario e nella provincia di Catanzaro. Abitanti 1231.
      SAN FRANCESCO (geogr.). — Due luoghi iu Italia: S. F. al Campo, già Vauda, provincia e circondario di Torino, con 2123 abitanti ; e S. F. d'Albaro, provincia e circondario di Genova, con 869U abitanti.
      SAN FRANCISCO (geogr. e stor.). — Città uuova, porto e cnpitale della California (V.) Legli Stati Uniti dell'America del Nord , sul grande Oceano Australe, e sulla baja ammirabile di San Francisco, a 151 chilom. da Monterey, in 37° 47' latit. nord, 122° 26' long, ovest, non aveva prima del 1848 che 1500 abitanti, e già ne ha ora 233,959. La città è edificata sul lato occidentale della baja all'estremità della penisola ed occupa un piano iucliuato. È fabbricata regolarmeute con ampie vie che in-tersecausi ad augoli retti e con piazze a couvenieuti distanze. Le vie sono discretamente ben selciate, illuminate e sorvegliate. Molte delle chiese e pubblici edifizi sono simili a quelli delle altre città degli Stati Uniti, ed hannovi oltracciò molte scuole e licei, teatri, ospedali civili e di marina, parecchi istituti di beneficenza, magnifici alberghi, sale di concerto ed altri luoghi di divertimeuto e dissipazione, compreso un gran numero di case da giuoco. Gli emporii commerciali ed i fondachi spaziosi abbondano d'ogni maniera di merci di necessità e di lusso. Grandi sono le agevolezze commerciali di San Francisco. La baja, larga 12 chilom., è forse la più bella del mondo, offre un ottimo ancoraggio ed è lo sbocco naturale nou solamente delle immense ricchezze minerali della California, ma di un distretto di somma fertilità, tuttoché ancora incolto. Un gran numero di navi d'ogni ragioue e d'ogni nazione sta schierato lungo i quais per imbarcare e sbarcar mercanzie. Linee di vapori met-
      tono in comunicazione la città con Nuova York, i porti dell'Atlantico, dell'America Centrale e del Vecchio Mondo. Le importazioni principali consistono in oggetti di prima necessità, grano, patate, vino, frutti, liquori, ecc., vesti, tessuti, scarpe, strumeuti, ecc., e per tutti questi oggetti provenienti da tutte le parti del mondo San Francisco dà il suo oro in pagliuche o pepite, in polvere, ia verghe o coniato, il suo mercurio e altri prodotti delle sue miuiere.
      San Francisco fu una delle prime colonie (pre-sidios) fondate dagli Spagnuoli per la conversione degl'Indiani. Essa chiamavasi anticamente Terba Buena, da un'erba medicinale che vi cresce in copia. Nel 1848 fu ceduta formalmente dal Messico agli Stati Uniti, e non appena scoperte le miniere d'oro, fu così sterminato il numero degli accorrenti, cbe divenne in breve una grande città, la quale, quantunque divorata parecchie volte da terribili incea-dii, risorse sempre più florida e popolosa dalle sue ceneri.
      SAN FRATELLO (geogr.). - Comune nella provincia di Messina, circondario di Mistretta, con 7928 abitanti.
      SANFRÈ (geogr.). — Comune in provincia di Cq-neo. circondario d'Alba, con 1950 abitanti.
      SANFRONT (geogr.). — Comune nella provincia di Cuneo, circondario di Saluzzo, con 48X7 abitanti.
      SAN GALLO (geogr.). — Luogo in provincia e circondario di Bergamo, con 1275 abitanti.
      SAN GALLO (geogr. e stor.). V. Gallo (cantone e città di sani e Svizzera.
      SANGALLO o SAN GALLO (Giuliano GIAMBE&TI, detto da) (biogr.). — Architetto, uato nel 1443 a Firenze , ove morì nel 1517. Allievo di suo padre Francesco Giamberti, buon architetto, studiò dapprima la scultura in legno, poi fu impiegato da Lorenzo de' Medici come ingegnere militare. La prima sua opera architettonica fu il chiostro delle Carmelitane di Santa Maria de' Pazzi a Firenze, di cui non eseguì che la parte sorretta da colonne jouiche , e che è meritamente la più lodata; on capitello antico trovato a Fiesole gli servì di modello. Lorenzo il Magnifico gli affidò la costruzione delle ville di Poggio Imperiale e di Poggio a Ca-jano, ove trovasi uua vòlta a tutto sesto di prodigio ja lunghezza, nouchè della chiesa della Madonna delle Carceri di Prato, uno dei bei monumeuti religiosi di quel tempo. Chiamato a Napoli, presentò al re Ferdinando I il modello di uu palazzo che doveva essere inalzato presso il Castel Nuovo; ma non volle accettar nulla da quel principe, fuorché alcune sculture antiche, djlle quali al ritorno fece omaggio al suo protettore. Loreuzo lo incaricò allora di erigere fuori porta San Gallo un convento d'Agostiniaui, che non fu mai terminato e che fa intieramente distrutto durante l'assedio di Firenze nel 1530; di cui egli e suo fratello presero il nome sotto il quale sono conosciuti. A Loreto è sua la bella cupola della chiesa di Nostra Donna. A Roma, sotto Alessandro VI, ristaurò il soffitto di Santa Maria Maggiore, che dicesi sia stato dorato col primo orò recato d'America. Egli costrusse per il cardinale della Rovere (Giulio II) il palazzo di San Pietro in Vincoli, e gli diede i disegni d'un altro^.ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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