Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SANCIO I, RE DI PORTOGALLO - SANCONIATONEghem. Fra le molte sue opere, citeremo le principali : De Brugen8Ìbus eruditionis fama claris (Anversa 1624, in-4°); De scriptoribus Flandria (ivi 1624, in-4°); De Gandavensibus claris (ivi 1624, iu-4°) ; Gnndavum sive Gandavensium rerum, lib. VI (Anversa e firussella 1624-28, 2 volumi in-5°j; Hagiologium Flandria (Auversa 1625, in 4°; Lilla 1639, in-8°»; Elogia cardinalium quorum-dam (Lovanio 1639, iu-4°); Flandria illustrata (Colonia [Amsterdam] 1642-1644, 2 voi. in-fol.): la Biblioteca reale di Brussella possiede il voi. 3° (inedito) di questo prezioso lavoro. L'edizione fiamminga di Leida (1735, 2 voi. in fol.) è una delle più belle opere fiamminghe che si conoscano ; Bxbliotheca belgica manuscripta (Lilla 1641-43, 2 volumi in-4° ) ; Chorographia sacra Brabantice (Brussella 1659-63,2 voi. in-fol., fig.; La Aja 1726-27, 3 voi. in-fol.); Bibliotheca sacro profana (Brug-gia 1657, in-4°).
      Vedi: SaintGenois, Antoine Sanderus et ses écrits, negli Annales de la Soc. roy. de Gand (t. vm, p. 185) — Paquot, Mémoires (t. xvi) — Messager des sciences hist. de Btlgique (1834, p. 53).
      SANDIGLUNO (geogr.). — Comune nel circondario di Biella, provincia di Novara, con 1228 abitanti.
      SAN DIONIGI (geogr.). V. Denis (Saint-).
      SAN DOMINGO (geogr.) V. Haiti.
      SAN DONÀ (geogr.) — Città capoluogo di circondario nella proviucia di Venezia, con 8502 abit.
      SAN DONACI geogr.). — Comune nella provincia di Lecce, circondario di Brindisi, con 1515 abit.
      SAN DONATO (geogr.). — Parecchi luoghi in Italia: S. D. di Lecce, provincia e circondario di Lecce, con 2620 abitanti; S D. di Ninèa, provincia di Cosenza, circondario di Castrovillari, con 3648 abitanti ; S. D Milanese , provincia e circondario di Milano, con 9ó5 abitanti; S. D. Val di Cornino, provincia di Caserta, circondario di Sora con 4835 abitanti.
      SANDOVAL (de) Prudenzio (biogr.). — Storico spa-gnuolo, nato verso il 1560 a Valladolid , morto il 17 marzo 1621 a Pamplona. Entrò nell'ordine di San Benedetto ed applicossi allo studio delle antichità della Spagna. Filippo III lo chiamò alla Corte e lo colmò di favori: oltre l'abbazia di Sant'Isidoro di Gueuga, lo provvide di due ricchi vescovati, prima quello di Tuy in Galizia (10 marzo 1608), poi quello di Pamplona (17 febbrajo 1612), e lo nominò storiografo della monarchia. Le principali sue opere sono: Chronica del cmperador de Espafia Alonso VII (Madrid 1600, in foi.); Hi-storia de la vida y hecos del emperador Carlos V (Valladolid 1604-1606, 2 voi. in foi.), ristampata a Pamplona (1618, 1634), ad Auversa (1681, ecc.), compendiata e tradotte in inglese da J. Stevens (1703, in-8°) ; Antiquedad de la ciudad y iglesia de Tuy (Braga 1610, in-4°); E istoria de los reyes de Castilla y de Leon (Pamplona 1615, 1634, in fol.): continuazione di Morales, che abbraccia il periodo conpreso tra il 1037 ed il 1134.
      Vedi : N. Antonio, Bibl. Hispana nova — Bibl. de lorde de St-Benoit (m) — Ticknor, Hist. of spanish liter.
      SANDRART (de) Gioachino (biogr.). — Pittore, incisore e scrittore tedesco, nato a Franco forte il
      12 maggio 1606, morto a Norimberga il 14 ottobre 1683. Giovanissimo imparò ad incidere, e a quindici anni recatosi a Praga per entrare nello Btudio del Sadeler. questi lo consigliò di darsi alla pittura, il che egli fece recandosi ad Utrecht e ricevendovi le lezioni di Gerardo di Hontorst, che
      10 condusse poi seco a Londra. Nel 1637 venne in Italia, ed a Roma acquistossi tale riputazione, cbe Velasquez gli commise un quadro in nome di Filippo IV di Spagna, siccome ad uno dei dodici migliori pittori che si trovassero allora a Roma, e Viucenzo Giustiniani lo incaricò di disegnare le statue antiche della propria galleria. Nel 1635 ri-toruossene in Allemagna, ma lo stato miserabile di quel paese, desolato allora dalla guerra dei Trent'anni, lo costrinse a ritirarsi in Amsterdam. Nel 1673 si stabili definitivamente a Norimberga, ove pubblicò le varie opere che, più che i suoi quadri, ora dimenticati, contribu rono a farcelo conoscere, cioè: L'Accademia dell'architettura,scoltura e pittura, oder Deutsche Academie dir edlen Buu-Btld und Malerey Kunste (Norimberga 1675-1679, 4 tom. in 2 voi. in foi., con più di 200 ritratti) ; Admiranda artis statuaria (ivi 1680, in fol.) ; Iconologia deorum , oder Abbildung der Goetten der Alten (ivi 1H80, in-fol., fig.); Roma antiqua et nova theatrum (ivi 1684, in-fol., fife.»; Bomanorum fontinalia (ivi 1685, in foi., fig.). Volk-nmnn pubblicò di queste varie opere una nuova edizione (Norimberga 1769-75, 8 parti in fol.).
      Vedi: G. Sandrart, Autobiografia, in fronte alla Academia artis pictoria — Foutenai, Dict. des artistes — Nagler, Kunstler-Lexikon.
      SANDRIG0 (geogr.) — Comune nella provincia di Vicenz», circondario di Murostica, con 3837 abitSANDR0C0TT0 (lat. Sandrocottus, gr. Sov^xoro?) (biogr). — Re indiano a' tempi di Seleuco Nicatore, governò la nazione potente dei Gaugaridi e Prasii sulle sponde del Gange. I Gaugaridi, detti anche Gandaridi, e i Praici erano probabilmente un solo popolo; il primo nome significante il popolo in vicinanza del Gange, e gli ultimi essendo d'origine indù ed identici ai Prachi degli scrittori sanscriti. La capitale di Sar.drocotto era Palibotra, detta dagli scrittori sanscriti Pataliputra, probabilmente in vicinanza dell'odierna Patna. Gli scrittori greci riferiscono che il padre di Sandrocotto era un uomo di bassa estrazione, come colui ch'era figliuolo di un barbiere, che la regina aveva sposato dopo posto a morte il proprio marito, il re. Questi mandò il figlio Sandrocotto ad Alessandro il Grande, che era allora suU'ldaBpe, e Giustino narra che egli vide
      11 grande conquistatore, e che avendolo offeso fu dannato a morte e si salvò con la fuga Quel che par certo si è, che nei rivolgimenti che tennero dietro alla morte di Alessandro, Sandrocotto o il padre suo estese i suoi dominii sulla maggior parti dell'India e conquistò i Macedoni lasciati da Alessandro nel Pengiab. Dopo la pace generale fra i successori di Alessandro nel 311 a. C., Seleuco penetrò nell'India per riconquistarla, ma non pare riuscisse nell'impresa, dacché nella pace conchiusa fra i due monarchi Seleuco cedè a Sandrocotto non solamente le sue conquiste nel Pengiab, ma anche la contrada del Paropamiso.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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De Brugen Anversa Flandria De Gandavensibus Gnndavum Gandavensium Anversa Hagiologium Flandria Auversa Lilla Elogia Lovanio Flandria Colonia Amsterdam Biblioteca Brussella Leida Bxbliotheca Lilla Chorographia Brabantice Brussella La Aja Bibliotheca Brug-gia SaintGenois Antoine Sanderus Annales Soc Gand Mémoires Btlgique Biella Novara Denis Saint- Haiti Venezia Lecce Brindisi Italia Lecce Lecce Ninèa Cosenza Castrovillari S. D Milanese Milano Val Cornino Caserta Sora Prudenzio Valladolid Pamplona San Benedetto Spagna Corte Sant'Isidoro Gueuga Tuy Galizia Pamplona Chronica Espafia Alonso VII Madrid Hi-storia Carlos V Valladolid Pamplona Auversa Stevens Antiquedad Tuy Braga Castilla Leon Pamplona Morales Antonio Bibl St-Benoit Hist Gioachino Franco Norimberga Praga Btudio Sadeler Utrecht Gerardo Hontorst Londra Italia Roma Velasquez Filippo IV Spagna Roma Viucenzo Giustiniani Allemagna Trent Amsterdam Norimberga L'Accademia Deutsche Academie Buu-Btld Malerey Kunste Norimberga Admiranda Iconologia Abbildung Goetten Alten Roma Bomanorum Norimberga Sandrart Autobiografia Academia Dict Kunstler-Lexikon Vicenz Murostica Seleuco Nicatore Gaugaridi Prasii Gange Gaugaridi Gandaridi Praici Gange Prachi Sar Palibotra Pataliputra Patna Sandrocotto Sandrocotto Alessandro Bpe Giustino Alessandro Sandrocotto India Macedoni Alessandro Pengiab Alessandro Seleuco India Seleuco Sandrocotto Pengiab Paropamiso Bibl