Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SANDALACEE
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      sèlla sua Histoire de ma vie, dopo aver© servito con distinzione sotto la Repubblica e il primo Impero, mori Del 1808 a seguito d'una caduta da cavallo. Essa fu dapprima educata Del castello di Nohant, presso La Cbàtre Del Berrl. da sua nonna, che aveva le idee del xvm secolo. I suoi primi ricordi iodicaoo una singolare teudeuza ad uscire dagli angusti limiti della vita reale, per ispaziare nei campi immensi dell'immaginazione. Bambina ancora, inventava storie senza fine ; la sua gioventù fu occupata nella composizione d'un gran romanzo che non scriveva mai. ma il cui eroe, metà cristiano, metà pagano, Corambé, era il confidente e l'ideale de'suoi sogni, ed al quale essa inalzò un altare, come Goethe alla luce. Studiava con trasporto la storia, come una viva sorgente di eutu Biastiche divagazioni nelle vicende del mondo e della vita. Vivendo nella campagna, adorava la poesia delle scene agresti; e stando in mezzo ai bambini rurali, educava il suo spirito alle idee dell'assoluta eguaglianza.
      Fu quindi messa in collegio presso le Agostine inglesi della strada des Fossés St-Victor a Parigi, ove passò tre anni (1817-1820). A quindici anni la lettura del Vangelo la inalzò in una regione di estasi religiosa.
      Ritornata a Nobant, lesse con entusiasmo il Génie du Christianisme di Chàteaubriaud ; studiò, ma condannandone la moderazione, Mably; le piacque Leibniz, attingendovi n alto concetto della scienza; ma l'autore cbe decise del suo avvenire fuG.G. Rousseau. L'Emilio, la Professione di fede del vicario savoiardo, le Lettere dalla montagna, il Contratto sociule e i Discorsi esercitarono uu fascino sull'animo suo. Ruppe le sue abitudini religiose.
      Nel 1822 si maritò al signor Dudevaut, figlio di un antico ufficiale e barone dell'Impero ; n'ebbe un figlio e una figlia. Poco felice unione di un uomo retto ma volgare con una ragazza sublime ma esaltata. Nel 1831, a seguito di un accordo col marito, andò a vivere a Parigi con sua figlia, coll'inteuto di guadagnarsi la vita scrivendo. Tentò di fare traduzioni, dei ritratti a matita e all'acquerello, dipinse fiori e uccelli in composizioni microscopiche su tabacchiere ed astucci da sigari. Per poter andare liberamente al teatro, indossò abiti virili. Compose il suo primo romanzo, Uose et Bianche (5 voi in-12°; insieme a Jules Sandau, cbe firmava Jules Sand. Indiana (2 voi. in-8°) comparve sotto il nome di George Sand (1832). Vennero in seguito Valentine e Lelia.
      Fattasi amica, troppo intima, di Alfredo de Mus-Bet, fece con lui un viaggio in Italia, che forni il materiale di molti suoi libri ; Lettres d'un voyageur; Jaques; André; Leone Leoni; Simon. — L'avvocato Michel (de Bourges),Lamennai8, Pietro Leroux, coi quali ebbe successivamente dimestichezza, la formarono ai sistemi più arditi di democrazia e di socialismo.
      Le relazioni con suo marito divennero tese e poi addirittura ostili. Un processo si coucluse con sentenza di separazione. Visitò la Svizzera. Visse otto anni col maestro Federico Chopin. Pubblicò succes 8ivamente Le Secrétaire intime; Lavinia; Metella; Mattea; La Marquise; Mauprat; La Dernièrc Al-
      dini; Les Maitres Mosaistes; LUscoque; Paul ine; Borace. Tutti questi romanzi, l'ultimo eccettuato, comparvero la prima volta nella Revue des Deux Mondes. allora (1833-1841 ) al colmo della sua gloria.
      L'influeuza delle idee religiose di Lamennais apparisce nelle Lettres à Marcie, e quella dei sistemi socialisti di Leroux in Spiridion e nelle Sept cordes de la lyre, come quella di Chopin si manifesta nell'entusiasmo musicale di Consuelo e della Comtesse de Rudolstadt. Seguirono il Compagnon du tour de France, il Meunier cCAnyibault e il Péché de M. Antoine.
      Jeanne (in 8 voi. 1844) annunciava un ritorno all'arte pura, che si accentuò viemmeglio in Isiri or a, Teverino, Lucrezia Féoriani, il Piccinino, La Petite Fadette, Francois le Champi. Questi due ultimi romanzi pastorali, d'un genere nuovo, precedettero il capolavoro della stessa maniera La Mare au Diable. Accenneremo ancora, di questo periodo, La Filleule, Mont Bevéche, Les Maitres sonneurs.
      La rivoluzione di febbrajo del 1848 venne ad agitare profondamente l'animo e la vita della Sand. Essa gettossi con ardore nel movimento repubblicano, scrisse l'Introduzione ai Bulletins de la Ré-publique e due Lettres au Peuple, e fondò il giornale La Cause du Peuple.
      Giorgio Sand volle anche tentare la via del teatro; ma Cosima, ou la Haine dans l'amour non ebbe successo: uè guari migliore l'ottenne Le Roi attend. Francois le Champi e Claudia furono più fortunati.
      Altri drammi seguirono: Le Mariage de Victo-rine ; Les Vacances de Pandolphe ; Le Démon du foyer; Molière; Le Pressoir; Flaminio; Maitre Favilla; Mauprat; Frangoise; Le Marquis de Villemer; Les beaux Messieurs de Bois Dorè; Le Pavé; Le Don Juan de Village; Cadio, ecc.
      Tralasciamo di enumerare molti e molti altri lavori di questa grandè scrittrice, la cui vita passionata e tempestosa si concluse come un idillio patriarcale nel suo nativo villaggio.
      La Sand è certamente una delle donne più singolari che non solo la Francia, ma il mondo intero abbia vedute. Nou tutte le sue creazioni sono di egual merito. Parecchi de'suoi libri rigurgitano di esagerazioni, di ampollosità, di stramberie ; ma certamente la lingua fraucese non è mai stata adoperata con tanta eleganza e con tanta energia a colorire le emozioni più profonde del cuore umano e le più commoventi scene della vita.
      SANDALACEE (Santalacece) (bot.). - Famiglia naturale di piante, cosi caratterizzata: perigonio superiore semi-colorito, fesso in quattro o cinque lacinie; stami in numero eguale alle lacinie del perigonio, rarissimamente doppio, opposti ad esse, inseriti alla loro base, colle antere a due, rarissimamente a quattro borse ; ovario aderente al tubo del perigonio, a una sola loggia con due a quattro ovelli pendenti ; stilo unico; stimma sovente lobato; frutto nucamentaceo o drupaceo, a un solo seme per aborto; seme carbonoso-albuminoso; embrione rovesciato, colla radichetta superiore. Questa famiglia comprende circa sedici generi (dei quali due incerti a cagione dell'ovario libero), che sono arbusti o frutici od alberi nativi delle regioni calde,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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