Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (350/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      SAMPEYRE
      - SAMPIERDARENA o SAN PIER D'ARENA
      1167
      paese. Altri vogliono che antichissimamente quest'isola ai chiamasse Dardania, e che da essa passasse nell'Asia Minore Dardano fondatore di Troja (Strab., vii, p. 331). — ISamotraci unironsi all'esercito di Serse quand'egli invase la Grecia, e una delle loro navi si segnalò nella battaglia di Sala-mina mandando a picco una nave ateniese, fiuchò fu poi dessa colata a fondo da un'altra di Egiiia; i Samotraci possedevano allora dei luoghi fortificati sul continente (Herod., vii, 108; vm, 90). Filippo il Macedone ed Olimpia sua moglie erano iniziati ne' suoi famosi misteri cabirici, e pare che simile iniziazione venisse considerata dagli antichi come un preservativo contro i pericoli (Aristoph., Pax, 276 e Sohol.). Sembra inoltre che la Samotracia godesse del diritto di asilo, essendovisi rifugiato Perseo, lo sventurato re macedone, dopo la scoufitta toccatagli a Pidna, nel 160 av. Cr., per opera di Paolo Emilio (Liv., xlv, 6). Germanico aveva fatto vela per l'isola coll'intendimento d'iniziarsi nei misteri, ma fu impedito da un caso malaugurato (Tac., Ann., u, 54). San Paolo vi passò una notte, stando nella nave che lo portava, nel primo suo viaggio dall'Asia all'Europa (Act., xvn, 11). Ai tempi di Plinio (iv, 23) era la Samotracia uno Stato libero, ma più tardi fu annessa insieme coll'isola di Taso o Tasso ( Thasos) alla provincia dell'Illirico, e finalmente nella divisione amministrativa conservataci da Costantino Porfirogemto comparisce nella suddivisione tracia del primo Tema (governo) Europeo o Tracico (Constant. Porphyr., De Thetn., p. 47). Pare che non abbia dessa storia moderna, nò importanza di sorta oggigiorno. Plinio ricorda (xxxii, 67) una gemma da essa proveniente, e dicesi cbe nel medio evo il suo miele e le sue capre fossero in rinomanza; non si sa cbe alcuuo dei moderni viaggiatori l'abbia mai visitata e descritta. Ne parlò invece, circa 3000 anni or sono, il primo pittore delle memorie antiche, Omero, ricordando le cime eccelse della Samotracia, e ponendole di riscontro alle marziali scene dell'assedio di Troja. Ci descrive il poeta Nettunno, che, assiso sulle vette selvose della Tracia Samo, contempla indi l'aspro coufiitto dei belligeranti, e si vede davanti l'Ida, e Troja, e le folte antenne degli Achei. Nè il vate esagerò la sua descrizione, venendo accertato dai viaggiatori che visitarono la Troade, come la Samotracia si estolla prominente, superando in altezza la vicina isola d'Imbro (Imbros, oggi Embro od Imru) e dia agio a chi voglia vedere le basse piauure della spenta Troja. 11 monte descritto da Omero si è il Soace di Plinio, e dalla somiglianza delle sommità di questo col monte Ida nella Troade, l'antichissimo geografo Scimno Chio (578) fu indotto a chiamare la Samotracia un'isola trojaua (vrjTpax*^). Era in voga fra gli antichi la tradizione che Dardano vi avesse avuto stanza pria di recarsi iu Troja, e che avesse iudi in trodotti i cabirici misteri nell'Asia (Homer., llia d.,xni, 14 30, trad. del Monti).
      SAMPEYRE (geogr.). — Comune nel circondario di SmIuzzo, provmcia di Cuneo, con 5762 abitanti.
      S A M PIERO ARENA o SAN PIER D'ARENA {geogr.). -— Fiorente città italiana, uella provincia, nel circo udario e alle porte occidentali di Genova, con
      22,028 abitanti, sulla sponda sinistra della Polce-vera. Per la rapidità con la quale crebbe a' di nostri in popolazione, in commercio, in ricchezza, essa gareggia con le nascenti città degli Stati Uuiti di America, coi costumi e con le tendenze delle quali ha più di un punto di somiglianza. L'antica chiesa parrocchiale sotto l'invocazione di N. D. dell'Assunta e di San Martino, è a tre navate, e la fregiano buoni freschi; ivi sooo a vedersi il magnifico aitar maggiore, un Crocefisso scolpito da Girolamo Pittaluga ed altri pregiati lavori del Cambiasi. Uu'altra chiesa sotto il titolo di San Bartolomei? sta nel villaggio di Promontorio, e sul colle di Belvedere sorge un santuario, ove il dì 8 settembre si celebra con gran pompa la Natività della Ver-giue con immenso concorso di fedeli. I tre colli di Promontorio, Belvedere e Crocetta, amenissimi per gli oliveti, aranceti, vigneti e piante fruttifere d'ogni sorta, souo tutti sparsi di sontuosi palazzi e villini degli opulenti Genovesi. Tra questi palazzi, che sommano a circa cinquauta, tutti di stile barocco, dal 1400 al 1500, ed alcuni architettati dall'Alessio, con dipinti del Carbone e della sua scuola, primeggiano quelli del conte Scassi, già della famiglia Imperiali Borghese; quello dei marchesi Grimaldi, ora laboratorio dell' Immacolata Concezione delle Suore di Carità; quello dei principi Centurioni, in cui stanno le pubbliche scuole; quello dei Doria, con la scuola delle Madri Pie; quello della famiglia Carpeueto, comperato dai suddetti Ceuturioni; i palazzi Pallavicini, Gerard e Gan-dolfo, questi due ultimi già dei Lomellini; e finalmente il palazzo dei marchesi Balbi, con uu bell'orto botanico. Sono anche stupendi i giardini botanici Pareto. Ademari e Negrotto. Tra gli altri edilizi più moderni di San Pier d'Arena meritano special menzioue il palazzo municipale, costrutto nel 1850 con gusto e sveltezza; il teatro, costrutto nel 1833 con tre ordini di palchetti, architettato dallo Scaniglia, e il teatro Modena, costrutto nel 1856 con gentile e sveltissima architettura e ornato di dipiuti del Barabiuo. Due forti di non antica costruzione sorgono, uno sulla colliua di Belvedere, l'altro su quella della Crocetta. Tra i pubblici istituti citeremo un asilo iufautile, un collegio-convitto , una scuola tecnica comuuitativa, un'associazioue generale degli operai co' suoi probi viri, e una biblioteca, un circolo nazionale, ecc. La città ha inoltre molti depositi doganali, due depositi militari, una sottintendenza militare ed un celebre deposito di guano per tutta l'Italia.
      Attivissima è l'iudustria, e oltre i grandi e noti stabilimeuti metallurgici di Ansaldo e Balleydier, in cui eseguisconsi ogni sorta di grandiosi lavori iu ferro e ghisa, vi sono molte fabbriche di sa-poue (fra cui principale quella di Agostino Oueto), d'olio di liuo e altre grane oleose, di gomene, funi e vele per le navi, di biacca, d'amido, di tubi di piombo e munizioni da caccia, di veicoli e vetture, di cemento idraulico, di prodotti chimici, di affinamento di piombi argentiferi, di chiavarde, madreviti per le locomotive e carrozzoni, di tessuti di cotone, di vermicelli, di birra e acque gassose, di carte da giuoco, di carta, di candele di sego, di liquori, di solfanelli fosforici, di cappelli di feltro,
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (350/463)






Dardania Asia Minore Dardano Troja Strab Samotraci Serse Grecia Sala-mina Egiiia Samotraci Herod Macedone Olimpia Aristoph Pax Sohol Samotracia Perseo Pidna Paolo Emilio Liv Tac Ann Paolo Asia Europa Act Plinio Samotracia Stato Taso Tasso Thasos Illirico Costantino Porfirogemto Tema Europeo Tracico Constant De Thetn Omero Samotracia Troja Nettunno Tracia Samo Ida Troja Achei Troade Samotracia Imbro Imbros Embro Imru Troja Omero Soace Plinio Ida Troade Scimno Chio Samotracia Tpax Dardano Troja Asia Homer Monti SmIuzzo Cuneo Genova Polce-vera Stati Uuiti America Assunta San Martino Crocefisso Girolamo Pittaluga Cambiasi San Bartolomei Promontorio Belvedere Natività Ver-giue Promontorio Belvedere Crocetta Genovesi Alessio Carbone Scassi Imperiali Borghese Grimaldi Immacolata Concezione Suore Carità Centurioni Doria Madri Pie Carpeueto Ceuturioni Pallavicini Gerard Gan-dolfo Lomellini Balbi Pareto Negrotto San Pier Arena Scaniglia Modena Barabiuo Belvedere Crocetta Italia Ansaldo Balleydier Agostino Oueto Filippo Germanico San Porphyr Plinio